Oltre

Oltre – mostra personale di Valentina Rosset

Durante un lungo viaggio in treno, ci sarà capitato di accostarci al finestrino scrutando il paesaggio in rapido cambiamento, nelle orecchie il rumore costante della sua corsa sulle rotaie, in attesa della prossima fermata. Così il finestrino incornicia paesaggi diversi, ma talmente velocemente da non poterci soffermare realmente su nulla.

Un paesaggio che subisce cambiamenti continui e il finestrino non ci lascia il tempo di farci andare OLTRE.

Accostandoci ai lavori di Valentina Rosset, si ha la sensazione di poter fermare la corsa di questo treno e andare al di là delle immagini. Non legati tra loro da un comune tema, sono però caratterizzati da giochi di rimandi, in cui il tratto cambia e si evolve e così l’artista compie un passaggio di vera introspezione.

Le superfici accennate e sfumate con la matita colorata, fluttuano sul foglio, espandendosi e muovendosi nello spazio. Così le superfici acquatiche, composte da colori cristallini le cui onde si infrangono contro una spiaggia assente e silente.
Ma la presenza umana? Il nostro treno, guidato dal conducente che è il nostro sguardo si posa anche su questo abitante sempre più distratto. Il blu spesso ci segue tornando con il suo colore felice in molte composizioni di Valentina: dalla ragazza scarmigliata, una moderna medusa che emana dalle sue ciocche il favoloso blu, una larga pennellata di questo colore che crea il terreno dal quale si staglia un traliccio che espande i suoi fili in un orizzonte vago, ancora il blu che si divide lo spazio con un ramo spoglio ma che si avvicina lentamente ed inesorabilmente le sue estremità verso l’orizzonte. Per arrivare all’uomo che è parzialmente immerso in questo stesso colore

La forza del colore rosso è invece espressa nel lavoro in cui Valentina dona, ad una donna, non solo un bellissimo fiore appuntato tra i capelli ma un turbinio di pennellate che donano al viso anche una corporeità.

Lo stile pulito di Valentina Rosset si adatta e risalta anche nelle tavole in cui l’unico tratto è quello nero, un unico segno che ci racconta di libertà, della bellezza diversa della modernità, delle impressionanti giochi di ombre e dei paesaggi frutto della natura ma anche dell’intervento dell’uomo.

In questa mostra, visibile fino al 7 ottobre 2017, Valentina Rosset ci pone davanti ad una sfida, non lavori in cui ci fornice una soluzione, ma lavori in cui ci fornisce varie interpretazioni, filtrate da tutto quello che è il nostro essere.  Basta poco per cambiare prospettiva ed andare OLTRE, quindi tiriamo il freno del nostro treno interiore che viaggia spesso a velocità incredibili facendoci giudicare frettolosamente tutto ciò che nella sua pazza corsa incornicia.

 

T.F. Giffone

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Per vedere il resto, dovete passare! C’è tempo fino al 7 ottobre 2017

 

 

 

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