Testo e catalogo

Interiors

In tutte quelle stanze stupendamente ammobiliate. Quegli interni, curati nei minimi particolari, tutto così controllato non c’era nessun posto per dei sentimenti veri, nessuno, tra nessuno di noi”.

Queste parole sono pronunciate in uno dei punti cardine del film Interiors  girato da Woody Allen nel ’78. La storia racconta della vita di una famiglia composta prevalentemente da donne, che si trovano a dover fronteggiare la distruzione delle proprie certezze dopo aver passato la loro intera esistenza a simulare la perfezione.

Un collegamento nato casualmente, per una mostra che vede protagonisti i mondi interni delle donne rappresentate nelle opere di Francesca Belgiojoso. Collage in cui si incontrano, intessute tra di loro, illustrazioni  e foto d’epoca con immagini tratte da riviste contemporanee.

Una donna può rappresentare molteplici donne e nella costruzione di ogni lavoro, l’artista, inserisce un’acuta riflessione dell’universo femminile in un continuo rimando tra interno ed esterno, tra sogno e realtà.

Le abitazioni sono ambienti protetti, ma anche luoghi da cui possono partire le riflessioni e i sogni, che riguardano ogni sfera della vita, che diventano leggibili per tutti coloro che vi si accostano.

L’amore e le relazioni  sono un tema importante, tra ricordi che si affollano e le macerie che nelle nostre stanze interne si accumulano come in Inside/ outside, a difficult relationship .

Pensieri e desideri sembrano materializzarsi in un momento di riflessione intima, come lo specchiarsi alla toletta. In Mirroring | Thoughts and desires lo specchio con la sua superficie lucente, crea un ponte tra il mondo reale e il suo doppio, manifestando il mondo interno che si sovrappone a quello esterno e familiare.

La memoria amorosa è rappresentata in Love memories, la protagonista ritorna alla primavera della vita facendo riemergere ricordi appassionati e romantici ma fittamente intessuti in un passato più recente.

Anche l’amore romantico e bohémien è rappresentato e in Musician in Love non sembra esistere luogo migliore di una soffitta appartata e ricca di poesia per vivere il proprio sogno d’amore.

In Her choice troviamo anche l’istante solitario e pieno di pensieri, un momento di raccoglimento prima di andare a letto, l’ideale per proiettare tutte le scelte che andranno prese a breve.

Nelle opere di Francesca Belgiojoso troviamo anche altre riflessioni, in During Daytime è rappresentata la vita di chi possiede anime affini ma si trova fisicamente distante, magari ai lati opposti della stessa città. Donne occupate nelle faccende quotidiane ma con la mente libera di volare abbattendo i limiti fisici.

Continuando scopriamo dove alloggiano le nostre esperienze. Personalmente, da bambina, sotto le lenzuola nascondevo il diario, quel libro composto da pagine bianche era il mio mondo immaginario che mi forniva la scusa per viaggiare e vivere avventure straordinarie aspettando di crescere abbastanza per poterle realizzare. Ma perché nell’età adulta dovremmo perdere la capacità di sognare? Ancora una volta è nella nostra intimità il luogo per intrecciare i nostri sogni alla realtà, lo vediamo rappresentato in Under her sheets.

In tutta questo panorama di donne pensose e affaccendate, in Lost in countryside fa capolino lui, uno dei pochi  uomini della rassegna, in un momento solitario: si è perso in aperta campagna. Un secondo uomo lo troviamo in Raising snow, mentre, perso nella sua immaginazione si rivolge verso l’orizzonte mentre la sua compagna alza il manto bianco della neve, favorendo così l’arrivo della primavera. Infine troviamo Carlos, protagonista maschile di The Unknown mistress. Questa volta è la donna a dare le spalle allo spettatore, trasformandosi in colei che dirige i giochi di seduzione.

I mondi interni si esteriorizzano esplodendo come il caldo durante la canicola estiva, in Warm Summer thoughts e in Her Rage. Le protagoniste sono al centro delle composizioni con una costruzione che ricorda i ritratti agiografici con al centro la figura intera della protagonista e tutto intorno gli oggetti e le sensazioni del loro mondo.

Una tecnica squisita quella adottata da Francesca Belgiojoso, che coniuga una raffinata scelta di immagini e modelli, in cui il soggetto estrapolato dal contesto originario ritorna a nuova vita. Le immagini si scelgono fra loro ed è stimolante accostarsi per cogliere i molteplici riferimenti artistici, letterari e cinematografici che abitano i suoi lavori.

Ogni lavoro custodisce un’anima, basta entrare per conoscerla.

Su Issuu trovate il catalogo con i suoi lavori. Il catalogo è stato realizzato da Valentina Rosset.interiors

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