Ringraziamenti speciali

Ultimo post dell’era Mirror entro la fine dell’anno anche i social della pagina si spegneranno uno dopo l’altro e i ricordi rimarranno solo nella mia mente, nella memoria del pc e di chi ha vissuto i vari eventi che ho proposto.

Ma anche quando si chiude, forse soprattutto,  si devono ricordare le persone che ci sono state ed hanno rappresentato una stagione, ma anche piccoli periodi di questa avventura.

Parlo delle mie straordinarie ragazze e anche i ragazzi che sono stati con me dal momento dell’apertura e senza di loro e del loro entusiasmo mi sarebbe stato impossibile dal semplice tenere aperto a organizzare mostre ed eventi per tentare di dare a questo posto uno chance.

Avete preso strade diverse, siete alcune all’estero, altre in città della bella sfortunata Italia tutte e tutti a cercare di crearsi un futuro.

 

Grazie per aver fatto parte della storia di Mirror

Gioia, Marta, Michela, Nicola, Ketty, Francesco, Roberta, Eleonora, Federica, Marta, Alessia. Vi auguro un futuro luminoso!

Oltre

Oltre – mostra personale di Valentina Rosset

Durante un lungo viaggio in treno, ci sarà capitato di accostarci al finestrino scrutando il paesaggio in rapido cambiamento, nelle orecchie il rumore costante della sua corsa sulle rotaie, in attesa della prossima fermata. Così il finestrino incornicia paesaggi diversi, ma talmente velocemente da non poterci soffermare realmente su nulla.

Un paesaggio che subisce cambiamenti continui e il finestrino non ci lascia il tempo di farci andare OLTRE.

Accostandoci ai lavori di Valentina Rosset, si ha la sensazione di poter fermare la corsa di questo treno e andare al di là delle immagini. Non legati tra loro da un comune tema, sono però caratterizzati da giochi di rimandi, in cui il tratto cambia e si evolve e così l’artista compie un passaggio di vera introspezione.

Le superfici accennate e sfumate con la matita colorata, fluttuano sul foglio, espandendosi e muovendosi nello spazio. Così le superfici acquatiche, composte da colori cristallini le cui onde si infrangono contro una spiaggia assente e silente.
Ma la presenza umana? Il nostro treno, guidato dal conducente che è il nostro sguardo si posa anche su questo abitante sempre più distratto. Il blu spesso ci segue tornando con il suo colore felice in molte composizioni di Valentina: dalla ragazza scarmigliata, una moderna medusa che emana dalle sue ciocche il favoloso blu, una larga pennellata di questo colore che crea il terreno dal quale si staglia un traliccio che espande i suoi fili in un orizzonte vago, ancora il blu che si divide lo spazio con un ramo spoglio ma che si avvicina lentamente ed inesorabilmente le sue estremità verso l’orizzonte. Per arrivare all’uomo che è parzialmente immerso in questo stesso colore

La forza del colore rosso è invece espressa nel lavoro in cui Valentina dona, ad una donna, non solo un bellissimo fiore appuntato tra i capelli ma un turbinio di pennellate che donano al viso anche una corporeità.

Lo stile pulito di Valentina Rosset si adatta e risalta anche nelle tavole in cui l’unico tratto è quello nero, un unico segno che ci racconta di libertà, della bellezza diversa della modernità, delle impressionanti giochi di ombre e dei paesaggi frutto della natura ma anche dell’intervento dell’uomo.

In questa mostra, visibile fino al 7 ottobre 2017, Valentina Rosset ci pone davanti ad una sfida, non lavori in cui ci fornice una soluzione, ma lavori in cui ci fornisce varie interpretazioni, filtrate da tutto quello che è il nostro essere.  Basta poco per cambiare prospettiva ed andare OLTRE, quindi tiriamo il freno del nostro treno interiore che viaggia spesso a velocità incredibili facendoci giudicare frettolosamente tutto ciò che nella sua pazza corsa incornicia.

 

T.F. Giffone

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Per vedere il resto, dovete passare! C’è tempo fino al 7 ottobre 2017

 

 

 

La bellezza nell’ordinario

 

Come ci insegna un film cult del cinema francese, la bellezza e l’essenza della vita spesso si trovano nelle piccole cose.

In un mondo abitato perlopiù da persone che ambiscono a vite scintillanti, circondate da beni costosi e che esprimono lo status simbol di colui o colei che li indossa, inauguriamo una piccola mostra in cui i valori sono diametralmente opposti.

Serena Mabilia, giovane illustratrice vicentina, sabato 23 settembre alle ore 18,00, ci invita a scoprire venti semplici momenti di felicità attraverso l’esposizione delle tavole originali del libro auto prodotto La bellezza nell’ordinario. 20 semplici momenti di felicità. Momenti che ognuno potrebbe vivere in ogni istante della giornata, all’interno della propria casa o a pochi chilometri da questa.

Le venti illustrazioni, realizzate a matita colorata, vogliono far rivivere quelle sensazioni ed emozioni che spesso diamo per scontato. Disegni puliti, leggeri ed essenziali racchiusi in un libretto in cui ognuno dei visitatori potrà riscoprire il proprio momento di semplice bellezza ordinaria ma magari trascurata.

Il progetto ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria al XV Internationaler Kinder – und Jugendbuchwettbewerb “Quale allegria!” di Schwanenstadt (Austria). 

BIOGRAFIA

Serena Mabilia è nata a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1994, vive e lavora a Vicenza. SI considera una fervida disegnatrice sin da bambina, con la testa tra le nuvole e si è laureata in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia; nel frattempo ha seguito molti corsi della Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sarmede, grazie alla quale ha avuto la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’illustrazione per l’infanzia e di conoscerne il linguaggio e la poesia. Il sogno di fare l’illustratrice se lo porta dietro da quando è bambina.

Ha partecipato a diverse mostre collettive e i suoi disegni sono stati selezionati in alcuni concorsi di illustrazione in Italia e all’estero. Dal 2016 svolge laboratori creativi per bambini presso alcune scuole elementari di Vicenza.
Fondamentali per la sua crescita artistica sono stati i alcuni dei  maestri incontrati durante il suo percorso con Marina Marcolin e Giovanni Manna, con i quali ha approfondito la tecnica dell’acquerello. Gran parte della sua produzione è stata realizzata ad acquerello, mentre oggi preferisce utilizzare la matita colorata. Il suo mondo è molto colorato ed il suo immaginario si nutre delle poesie di Emily Dickinson, dei film di Wes Anderson e delle fotografie di Tim Walker.

Fra i suoi tanti desideri vi è anche quello di poter dare il suo contributo tramite le immagini, e con esse di riuscire a trasmettere belle emozioni.

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Oltre

Mirror vi invita alla nuova mostra dopo la pausa estiva.

Venerdì 15 settembre alle ore 19.00 inaugura Oltre, mostra personale di Valentina Rosset.

L’esposizione a cura di Teresa Francesca Giffone, vedrà come protagoniste le opere su tavole dell’artista vicentina

Oltre è il titolo della mostra, che vedrà esposte le tavole realizzate con tecnica mista. Questi lavori rappresentano un invito, da parte dell’artista, a non fermarsi alla prima apparenza data dall’osservazione superficiale, ma lasciare il nostro sguardo ad analizzare e cogliere le molteplici sfumature e significati che si celano all’interno.

Le opere, non legate tra loro da un unico tema, sono però caratterizzate dal gioco di rimandi, vuoi per tecnica, ma anche per colore.

Per questa mostra si è immaginato un ipotetico  viaggio in treno in cui ogni opera, invece di sfuggire al nostro sguardo per continuare la corsa verso la nostra fermata, ha il tempo per soffermarsi.

La mostra rimarrà in programma fino al 7 ottobre 2017 con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30

Ingresso libero

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BIOGRAFIA

Vicenza, 1973. Studia disegno. Scopre il fumetto frequentando un corso con Gianmaria Liani e Sandro Staffa. È grafica e illustratrice.

Pubblica storie a fumetti su fanzine e riviste, partecipa a mostre collettive a Milano al Palazzo Arengario, a Napoli al Comicon, a Lucca Comics. Nel 2008 pubblica con le edizioni Centro Fumetto Andrea Pazienza “Singolare femminile” il suo primo libro di racconti.

Sue storie escono per Sherwood Comix, Nicola Pesce Editore, Legambiente. Dal 2008 al 2011 realizza vignette satiriche per il giornale VicenzaPiù. Nel 2010 disegna la mascotte Kano della Federazione Italiana Canottaggio, di cui realizza sul web la striscia mensile. Nel 2013 partecipa con una mostra personale dal titolo Play more! al progetto Art Coming Out a Vicenza. Nel 2014 fa parte del gruppo di artisti del progetto collettivo In the Sketch Book alla galleria Studio 60 di Vicenza e nel 2016 partecipa con un lavoro realizzato insieme al fotografo Marco Zorzanello a Kunststrasse / Rue des Arts / Strada dell’Arte, collettiva internazionale che espone a Tulle (Francia) e Vicenza.

La puoi trovare su: valentinarosset.it – valentinarosset@libero.it

Pubblicazioni 

Italia criminale, TCBF, Treviso 2003
Singolare femminile, Centro Fumetto Andrea Pazienza, Cremona 2008 Vignetta settimanale, Vicenza Più, Vicenza 2008-2011
Immagini che producono azioni, Sherwood comix, Padova 2010
La nuova ecologia, Legambiente, Roma 2010
Kano, (sito) Federazione Italiana Canottaggio, Roma 2010-2013 Graphic journalism, Vicenza Più, Vicenza 2015

Mostre 

Fumetta, Spinea, Venezia 2000
L’immagine sommersa, Palazzo dell’Arengario, Milano 2000
20 anni di Schizzo, Lucca Comics and Games, Lucca 2006
Futuro anteriore, Comicon, Napoli 2006
Singolare femminile, Librarsi, Vicenza 2010
Racconti visivi, Bar Lioy, Vicenza 2012
Making of Organica, Spazio Nadir, Vicenza 2012
Play More!, Art Coming Out, Vicenza 2013
In the Sketch Book, Studio 60, Vicenza 2014
Strada dell’Arte – Trame de soi

Swimming Series

Prima della pausa estiva Mirror propone una mostra dal sapore fresco ed estivo.

Venerdì 14 luglio alle ore 19.00 inaugura Swimming Series, mostra personale di Luisa Tosetto.

L’esposizione, a cura di Teresa Francesca Giffone,  proporrà una serie di illustrazioni digitali ispirate al mondo del nuoto.

Le nuotatrici non sono solo rappresentate nella veste di sportive, ma anche come figura che trova profonde radici nella cinematografia holliwoodiana anni ’50, espressione propria del divismo. E le qualità migliori delle nuotatrici che troviamo nelle illustrazioni qui proposte sono grazia, leggerezza e coordinazione, atlete che si preparano in maniera impeccabile al tuffo perfetto.

La fonte d’ispirazione di Luisa Tosetto  è fortemente legata al vissuto stesso dell’artista, la frequentazione quasi giornaliera della piscina, l’acqua come  elemento quotidiano, un momento intimo e personale. Nonché l’osservazione diretta della disciplina a cui sono sottoposti i nuotatori stessi.

L’acqua elemento metaforico che potrebbe essere avvicinato alla vita. Elemento primordiale in cui noi stessi ci siamo formati, elemento che ci tiene a galla, ma che al contempo nel nuoto ci spinge a perseverare lottando contro la resistenza stessa dell’acqua.

La mostra rimarrà in programma fino al 12 agosto 2016 con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.

Ingresso libero

LUISA TOSETTO

Luisa Tosetto, in arte La Tos, è una grafica e illustratrice italiana nata a Torino nel 1981, cresciuta a Vicenza, e al momento residente nella provincia di Venezia.

Il suo corso di studi è stato piuttosto ricco e variegato: ha iniziato con il restauro, proseguito con Scienze della comunicazione, e approfondendo gli studi sull’illustrazione con un Master presso l’Università di Padova, arrivando alla grafica in modo trasversale, attraverso all’illustrazione digitale. Da cinque anni Luisa collabora con Kite Edizioni, la casa editrice indipendente che si occupa di illustrazione per l’infanzia. Da poco ha aperto l’agenzia di comunicazione: THEDI.

Esposizioni:

Associazione Voyager Astronave – Settembre 2015 –  Pojana Maggiore

Orso a Pieve – gennaio 2016 – Schio

Associazione Arti Visive Riviera del Brenta – Marzo/Maggio 2017 – Comune di Dolo

Quilombo – Aprile 2017 – Prato

Zamunaro Boutique – Giugno 2017 – Camisano Vicentino

Eventi e Collaborazioni:

Collaborazione con Lahar Magazine

Collaborazione con Futura – Newsletter Corriere della Sera

Lago Film Fest 2016 – selezionata per il progetto Diciottocchi

Italianism Il design della parola – La Parola ai designer 2017 – selezionata da Lahar magazine

FRUIT exhibition – gennaio 2017

Ratatà Festival – Aprile 2017

Segnalazioni:

Osso Magazine: http://ossomagazine.com/filter/Luisa-Tosetto

Picame: http://www.picamemag.com/luisa-tosetto/

Polpettas: http://www.polpettas.com/luisa-tosetto-swimming-series/

Cosebelle: http://www.cosebellemagazine.it/swimming-is-the-new-black-tendenza-moda-nuoto-nuotatrici/

A misura di bimbo: https://amisuradibimbo.com/2017/06/10/trend-20172018-nuoto-swimmers-are-in-the-air/

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Un entomologo tra gli scaffali

La vita è fatta di incontri e proprio quando le lancette dell’orologio di Mirror stanno scorrendo segnando il tempo che passa ma soprattutto quello che mi resta, ecco allora che questo posto mi regala un nuovo incontro.

La domenica precedente a questo stesso appuntamento tanto atteso, io e la mia mezza metà abbiamo fatto una volata in mattinata a Milano per partecipare a Book Pride. La fiera degli editori indipendenti mi ha regalato tanta emozione perché i libri… della semplice carta stampata riesce a regalarti proprio questo.

Tornata a casa con un bottino discreto, fatto di titoli scelti e di case editrici che conosco navigando nel mare magnum di internet e che mi appresto anche a sperimentare.

Un incontro in fiera è un incontro soprattutto con coloro che producono materialmente il libro, scelgono la qualità della carta, gli autori, la grafica etc… e perché no?! L’illustrazione ovviamente! Tra le mie conquiste un libro non illustrato ma dalle caratteristiche uniche ed inimitabili, che desideravo da tempo L’arte di collezionare mosche dello scrittore svedese Fredril Fredrik Sjöberg, chi l’avrebbe detto che da quel momento avrei guardato questi insetti con altri occhi. In Italia è pubblicato dalla casa editrice Iperborea. Un motivo per adorare questa casa editrice? Uno solo è poco, oltre alla selezioni di testi del profondo Nord Europa, la sua veste editoriale è iconica e non passa inosservata.

Proprio nella settimana in cui inizio a leggere il già citato libro eccomi ad ospitare in galleria un biologo anzi un vero e proprio entomologo che la vita ha portato a realizzare incisioni e libri.

Ma come lasciare da parte la materia che ha studiato con tanta passione? Non è necessario! In quanto ha trovato un perfetto compromesso.

L’editore biologo e incisore è Luciano Ragozzino, amico e sodale di Alberto Casiraghy condivide con l’editore del Pulcinoelefante l’amore per i caratteri mobili ma non lo stesso modo di operare.

Se il Pulcinoelefante e Alberto è considerato il fornaio dei libri, per Ragozzino è una questione più lunga. Un tirabozze, copie limitate ma le pagine si creano a forza di manovella. E il mondo della biologia? Ma proprio sulle copertine spesso gli insetti sono i protagonisti che ci invitano ad entrare nel mondo dell’artista poeta e nel poeta artista. Una sfida con se stessi in cui la coraggiosa Alda Merini non si è minimamente tirata indietro.

Il Ragazzo innocuo (anagramma del suo creatore), si compone di tre collane  Scripsit/Sculpsit, Sculpsit/Scrupsit ed una Fuori Collana.

Testo stampato a caratteri mobili, incisioni originali, copertina unica. Quanto valore dareste a tutto questo? Siamo disposti ad innamorarci di un oggetto che apparentemente inanimato ci trasmette toccandolo tante emozioni? Non vi resta che scoprirlo passando a trovarci e sfidare l’amore verso la carta

A questo aggiungiamo le incisioni che in bella mostra si avvicinano alla delicatezza del Pulcinoelefante. Tratte dal libro Le emozioni delle mosche. Aforismi incisi (Pendragon editore).

Spero di avervi dato indicazioni sufficienti per amare questa mostra e non perderla! Fino al 22 aprile 2017!

La cameriera di poesia

Sabato 8 aprile 2017 la Galleria Libreria Mirror propone un’esperienza all’insegna della poesia. Protagonista sarà Claudia Fabris, creatrice di suggestioni poetiche, istallazione ed eventi. Un doppio appuntamento che prende avvio alle ore 16.00 con la passeggiata poetica Nostra Signora dei Palloncini, in cui la performer sfilerà per le strade di Vicenza.

Alle ore 18.30 inizia invece la performance Cameriera di poesia. Una ristorAzione per lo spirito. Avvolti dal silenzio i partecipanti potranno scegliere, come da un classico menù, dei testi poetici. Si passerà dagli antipasti, piatti unici e dolci ed ogni sezione è suddivisa in testi della casa, classici e contemporanei. Gli ospiti avranno a disposizione delle cuffie senza fili, hi-fi, in cui ascoltare in maniera esclusiva la pietanza poetica che hanno scelto.

Durante la serata sarà a disposizione la raccolta poetica Poesie sotto sale. Piccolo vocabolario poetico.

L’evento si inserisce negli eventi all’interno della manifestazione Poetry Vicenza 2017

Claudia Fabris 

è nata a Padova nel 1973. Progetta spazi, installazioni ed interventi performativi che creano relazioni e sinergie tra la parola e la visione, l’ascolto e il gusto, in un percorso di ricerca artistica che trova nel corpo il proprio fulcro, coinvolgendo gli spettatori su differenti piani percettivi nella convinzione che la Bellezza e lo stupore silenzioso che genera possano ancora ricondurre ogni uomo allo spazio intimo e sacro della propria anima dove ogni trasformazione e rinascita trae origine, forza e nutrimento. L’artista in qualità di attrice, performer, autrice, costumista e fotografa collabora dal 1999 con Tam Teatromusica di Padova, storica compagnia di teatro di ricerca in Italia, premio speciale Ubu 2014. Partecipa come artista dal 2011 con crescente adesione a tutte le 6 edizioni di Alto Fest (Teatringestazione) a Napoli, festival interamente realizzato nelle case, negozi, laboratori artigianali e spazi privati del centro storico di Napoli e dal 2014 con le sue performance è presente al festival di Aliano La Luna e i Calanchi. Nel 2016 pubblica le Parole Sotto Sale con una piccola casa editrice napoletana, la sua definizione di Abbandono ispira la seconda edizione di Verso Sud Festival, a Corato, a cui contribuisce con più performance.

  • nel programma ufficiale di Poetry Vicenza 2017 l’evento era previsto sabato 22 aprile

 

Le emozioni delle mosche

In occasione di Poetry Vicenza 2017, la galleria libreria Mirror ospita il primo evento legato alla mostra Un pulcino che forse era un elefante: Casiraghy.

Venerdì 31 marzo alle ore 18.00 si terrà la presentazione del libro Le emozioni delle mosche. Aforismi incisi (Pendragon editore, 2016).

Il libro è frutto della collaborazione tra due artisti unici nel loro genere. Alberto Casiraghy, in questo caso in veste di autore di aforismi che spesso sono impressi sulle iconiche plaquette delle edizioni Pulcinoelefante. Dall’altro Luciano Ragozzino biologo-incisore-editore di una piccola casa editrice che si occupa in particolare di edizioni d’arte Il ragazzo innocuo.

Dall’incontro tra questi due personalità è nato questo volume che raccoglie gli aforismi di casiraghi illustrati da Ragozzino. Raccolti in un raffinato divertissement, un gioiello in cui godere le tante soluzioni che possono legare illustrazione e testo.

Luciano Ragozzino è il fondatore della casa editrice Il ragazzo innocuo, nato nel 2004 a Milano, nei locali dell’ex Gelateria in via Guinizzelli 14. Si occupa della stampa a mano dei volumi con caratteri mobili, con testi e opere grafiche originali. Tra i poeti che hanno collaborato con Il ragazzo innocuo ricordo: Mario Benedetti, Franco Buffoni, Anna Cascella Luciani, Emilio Isgrò, Valerio Magrelli, Alda  Merini, Fabio Pusterla, Kenjiro Azuma, Alberto Casiraghy e molti altri.
Durante la serata sarà possibile conoscere questo editore e artista, del libro nato dalla collaborazione con Alberto Casiraghy e naturalmente le edizioni che stampa.

All’incontro sarà presente Luciano Ragozzino

Incontro a ingresso libero

Per scoprire Il ragazzo innocuo cliccate qui e poi venitele a scoprire di persona da noi.

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Un pulcino che forse era un elefante: Casiraghy

Finché non si entra in casa di Alberto Casiraghy non si ha l’esatta comprensione del lavoro che si svolge all’interno e porta alla creazione di oggetti oramai iconici, i favolosi libri creati nella sua fucina e cucina.

Al momento della mia visita siamo giunti al numero 9868 e molti altri in questo periodo di tempo sono nati. Proprio come un nido dal quale nasce un pulcino ma crescendo il suo aspetto muta, cresce così come la sua forza, diventando un elefante. Un animale mastodontico ma simpatico, che lascia un’impronta decisa sulla strada che decide di percorrere.

Entrare nella villetta anni Trenta che ospita la casa editrice è un’esperienza unica. Un luogo in cui le collezioni si intersecano, i libri si mescolano a quelli stampati lì. La cucina/studio, in cui si compongono i testi ed ogni cassetto custodisce caratteri che alla fine comporranno parole, aforismi, poesie.

Ma le passioni di Alberto sono molte e tutte portano alla formazione di questo posto, che meriterebbe un vero e proprio tour. La musica si unisce alla letteratura, la vita privata trova un posto in quello che è il via vai del turbinio della vita di Alberto, fatto di creativi, di amici e di persone che rendono omaggio al suo lavoro che con tanta meticolosità e amore compie giorno per giorno.

Assistere alla nascita di un Pulcinoelefante è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Così finalmente in occasione della mostra Un pulcino che forse era un elefante: Casiraghy, nell’ambito di Poetry Vicenza 2017, anch’io varco la mitica soglia della casa che ad Osnago dal 1982, Alberto ha votato alla causa della poesia e della stampa, rigorosamente a caratteri mobili.
In compagnia di una artista che amo molto, Mara Cozzolino, e custodi del bel haiku di Pino Pace, ci siamo immerse nella creazione vera e propria. Prima la carta, rigorosamente di cotone; la composizione della frase, fatta direttamente da Mara e in piccola parte da me. E dopo le bozze, la stampa vera e propria. Ma non è finita! È qui che arriva il tocco del maestro nella piega e nel taglio della preziosa e resistente carta. Per finire la cucitura, una cucitura semplice ma che caratterizza il libretto stesso. L’ultima fase la vediamo in mostra proprio oggi.

“notte d’inverno
i rami come dita
una preghiera”

Ma nel mio viaggio nel mondo del Pulcinoelefante mi sono resa conto che in questo processo creativo un posto da protagonista deve averlo la bozza. Proprio la bozza, esposta qui in mostra insieme al lavoro concluso, esprime la tenerezza che esprime il pulcino, la bozza ha quegli elementi che lo farà diventare un possente elefante, che avrà un peso su questa terra.
La bozza ci permette di correggere quei dettagli, magari impercettibili a molti, ma che invece agli occhi degli autori sono importanti, ma è anche vero che da certi errori possono nascere delle cose incredibili e inaspettate, fornendo magari una chiave di lettura diversa. Sovrapposizioni, assolutamente casuali che poi si ricercano con metodo, una lettera meno marcata dell’altra che va scartata dalla magica scatola e diventa un ricordo prezioso.

A governare sul tutto e darci l’impressione della tranquillità e del ritmo lento del giorno Igor, il gatto stampatore, che da tempo sorveglia la nidiata di pulcini

Così nell’arte così nella vita

Nella settimana che ci sollecita a riscoprire il nostro lato romantico

La Galleria-Libreria Mirror propone

Come nell’arte, così nella vita

Vicende di artisti che, amandosi, hanno creato bellezza

sabato 18 febbraio 2017, alle ore 18.00

Ivana Cenci

traduttrice, studiosa e appassionata ricercatrice in poesia, arte e letteratura

dedica un incontro a due coppie di artisti che hanno ribaltato ogni convenzione

per vivere il loro rapporto d’amore e tener fede alla passione per l’arte

Auguste Rodin e Camille Claudel

Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani

Due vicende amorose nelle quali, a momenti di pienezza e felicità si alternano vissuti di

grande dolore e disperazione, ma che hanno lasciato all’umanità un patrimonio di bellezza

            e meraviglia inestimabile, scaturito dal trasporto e dal dono di sé che ciascuno dei protagonisti

si è concesso di vivere fino in fondo

La lettura di alcuni brani poetici scelti ed espressamente dedicati

alla vicenda di questi artisti ci aiuterà a meglio comprendere e apprezzare

il rischio, sempre presente, ma che vale la pena di correre

come nell’arte, così nella vita.

Ingresso libero 

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