Inchiostro digitale

Nell’ambito di ILLUSTRI FESTIVAL vi presentiamo il nostro evento OFF

Bi-personale di Chiara Ghigliazza e Davide Abbati a cura di Michela Meggiolaro
9 giugno – 8 luglio 2017
INAUGURAZIONE venerdì 9 giugno ore 19.00

In occasione di Illustri Festival 2017, Mirror propone una bi-personale di due giovani illustratori milanesi: Chiara Ghigliazza e Davide Abbati. Nonostante il loro diverso approccio all’illustrazione, la mostra Inchiostro digitale pone l’attenzione su come le loro illustrazioni raccontino una storia.

In particolare, il progetto di Chiara Ghigliazza per la comunicazione del programma Artists in love di Sky arte celebra tutto il fascino dell’incontro tra l’amore, l’arte e la creatività, passioni dirompenti soprattutto quando si uniscono. IN-CA-VO è, invece, il progetto che Davide Abbati ha intrapreso con la sceneggiatrice e scrittrice Maddalena Oriani. È uno scambio di visioni tra illustrazione e prosa, un esperimento di narrazione.

Orari di apertura:
da martedì a sabato
10.00-12.30 / 16.00-19.30

Ingresso libero

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Grafica di Valentina Rosset!

emanuele tortora/diary

Evento speciale per Mirror! Il Teatro Astra di Vicenza e La Piccionaia, ci hanno coinvolti in un progetto che ci rende orgogliosi.

Quest’anno per la nuova stagione di Terrestri la cura delle immagine è stata affidata al fotografo Emanuele Tortora che anticiperà l’inaugurazione presso il teatro con una mostra fotografica presso il nostro spazio, alla quale si affiancherà il progetto che La Piccionaia segue ormai da alcuni anni, i SilentPlay, nati da un’idea di Carlo Presotto.

La mostra, della durata di tre giorni, verrà inaugurata venerdì 11 novembre alle ore 18.00 presso il nostro spazio.

Oltre alla giornata di sabato, lo spazio sarà eccezionalmente aperto anche domenica pomeriggio dalle 16 alle 19.30.

Un diario fotografico: ritratti e paesaggi urbani si alternano in un percorso in cui l’uomo e l’ambiente fisico e mentale sono il centro della visione intimista, simbolica, a volte velenosa di Emanuele Tortora.
L’esposizione è affiancata da Library, installazione sonora in SilentPlay di Carlo Presotto: raccolta di frammenti sonori, audio-libreria di testimonianze in cuffia, piccoli momenti di vita comune che lasciano traccia

Emanuele Tortora vicentino, classe 1982. Nel 2010 entra a far parte di Fabrica, centro di ricerca creativa gestito dal Gruppo Benetton, come consulente e fotografo. Oggi porta avanti la sua ricerca personale da libero professionista.

SilentPlay è il progetto di Carlo Presotto che indaga la relazione tra memoria e contemporaneità attraverso la tecnologia wirelessapplicata alle onde radio e alla live performance.

L’ingresso alla mostra sarà a ingresso libero

Venerdì 11 novembre 2016 Inaugurazione ore 18.00

Sabato 10-12.30 e 16-19.30

Domenica 16 -19.30


Appunti di viaggio – 14 urban sketcher a Vicenza

S’inaugura sabato 9 aprile alle ore 18,00 la mostra dal titolo Appunti di viaggio – 14 urban sketcher a Vicenza.

L’esposizione proposta, mira a far conoscere una delle varie sfaccettature della Sketch Art in cui esporranno 14 artisti che di diversa formazione, provenienza ed età hanno declinato questa tecnica in altrettanti stili diversi.

La mostra si divide in due sezioni, da un lato l’artista vicentino Denis Corà, che affronta il disegno come un giornalista d’assalto, mostrandoci il frutto dei suoi appostamenti, spesso notturni. Un vero e proprio diario di strada che viene realizzato attraverso pochi strumenti che sono in grado di trasmettere il movimento delle nostre città in brevi e rapidi tocchi.

A questa visione si affianca il lavoro di altri 13 artisti: Lucia Baccini, Claudio Borsato, Alessandra Cappelletto, Roberto Cariani, Fabrizia Carraro, Giovanni Cocco, Cristina Cortese, Gianni Gobbo, Paolo Guolo, Andrea Longhi, Roberto Malfatti, Lorenzo Marcolin e Gianvittorio Plazzogna. Si tratta di professionisti di origine prevalentemente veneta,  che osservano il mondo con un occhio più tranquillo e meditato rispetto all’artista precedente. Loro ci porteranno in tour nei loro viaggi in Italia e in Europa. Spagna, Portogallo, Francia, numerose località italiane, Africa, Grecia ma anche i territori più vicini a noi come il Parco del Sile o alcune città del Friuli e della Toscana. I carnettisti si sono spinti nell’oriente più fantastico e nelle regioni d’Italia più lontane.

L’urban sketcher ha origini antichissime e parte dalla necessità di annotare dettagli desunti dall’osservazione del mondo esterno, spesso composti a più mani tra i componenti della famiglia per integrare le fotografie. Il primo che viene annoverato tra i precursori dei carnettisti è Villard de Honnecourt, il quale usa un taccuino per tracciare velocemente i progetti degli edifici in costruzione. A seguire, nel corso della storia dell’arte, è stato fondamentale annotare per i creativi, nonché  instancabili viaggiatori, i loro viaggi che sarebbero poi serviti per la creazione successiva.

 

Happy Nude Year

Per iniziare il nuovo anno Francesca Sarah Toich & Andrea Santini dell’Associazione Culturale UBIK, propongono presso lo spazio Mirror di Vicenza due serie di studi fotografici che esplorano il tema del nudo e del corpo femminile.

Questo è visto come schermo di proiezione che trasforma le immagini di opere d’arte antiche e moderne in costumi di luce, creando suggestioni oniriche, fiabesche e sensuali.

La prima serie è stata realizzata durante la ricerca sviluppata dai due artisti in residenza all’Accademia delle Belle Arti di Venezia sul tema del nudo e della sensualità femminile nella storia dell’arte.

La seconda serie propone una rivisitazione digitale e surrealista della fiaba “Cenerentola”, vista nella sua dimensione favolosamente erotica. A questo nuovo lavoro hanno partecipato come performer oltre a Francesca Sarah Toich anche Dragana Milosevic e Ana Marin.

Durante il mese di esposizione le opere si rinnoveranno fornendo al visitatore nuove occasioni e nuovi punti di vista. Un’ulteriore occasione sarà fornita dall’incontro con gli artisti che saranno a disposizione per approfondire le tematiche proposte negli studi fotografici.

Ingresso libero

www.ubikteatro.com

mirrorvicenza.wordpress.com

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Bio:

Fondata a Venezia nel 2007, l’Associazione Culturale UBIK nasce dalla collaborazione tra Francesca Sarah Toich, attrice e scrittrice di formazione classica e Andrea Santini, artista multimediale, come laboratorio di ricerca artistica per esplorare legami espressivi e significativi tra tradizione e innovazione mescolando i linguaggi propri di musica, teatro, video e tecnologia.

Le installazioni e le performance di UBIK sono state presentate in gallerie Italiane ed estere e in occasione di festival tra cui Kernel Festival, Salone del Mobile, Festival della Scienza, Musictechfest (Berlino), Tokyo Wonder Site (Tokyo), Victoria & Albert Museum e Kinetica Museum (Londra), Centre Pompidou (Parigi).

A partire dal 2012 UBIK produce inoltre letture dantesche e altri spettacoli con teatralizzazione multimediale. Nel 2015 UBIK è stata selezionata per i suoi lavori di video e performance tra i rappresentanti Italiani per il progetto europeo ArtVision coordinato dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha inoltre realizzato un’installazione interattiva permanente per L’Istituto Ville Venete e una mostra personale di lavori d’arte digitale (Nyx).

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Baga Biga Higa

Davanti alla legge sta un guardiano. Un uomo di campagna viene da questo guardiano e gli chiede il permesso di accedere alla legge. Ma il guardiano gli risponde che per il momento non glielo può consentire. L’uomo dopo aver riflettuto chiede se più tardi gli sarà possibile. «Può darsi,» dice il guardiano, «ma adesso no.» Poiché la porta di ingresso alla legge è aperta come sempre e il guardiano si scosta un po’, l’uomo si china per dare, dalla porta, un’occhiata nell’interno.
Il guardiano, vedendolo, si mette a ridere, poi dice: «Se ti attira tanto, prova a entrare ad onta del mio divieto. Ma bada: io sono potente. E sono solo l’ultimo dei guardiani…..
“Davanti alla legge”,Franz Kafka

Giovedì 21 gennaio alle ore 20.30 presso la Galleria Libreria Mirror  si svolgerà una serata organizzata con l’Associazione Culturale Carta Blanche

Manuela Carretta danzatrice e coreografa proporrà al pubblico lo spettacolo Baga Biga Higa in cui il flamenco dialoga con il testo “Davanti alla legge” di Frank Kafka, girato sul Monte Ulia, a San Sebastian in Spagna è presentato in Italia in prima assoluta. Il racconto danzato esprime la paura e le incertezze dell’ uomo davanti al diritto di vivere e di usare la propria libertà. L’

La danza e la coreografa sono a cura di  Manuela Carretta con la drammaturgia di Juan Gorostidi. Le
musiche di Iñaki Salvador, Mikel Laboa, José Sanchez y Francisco Contreras “Niño de Elche”
Video e foto di Irati Gorostidi
Tempo di esecuzione 30’ al quale seguirà un dibattito e un brindisi finale.

Ingresso con tessera dell’Associazione Carta Blanche (che può essere sottoscritta prima dello spettacolo) oppure contributo di 7 euro

MANUELA CARRETTA

Manuela Carretta inizia i suoi studi con la danza contemporanea jazz e classica, avvicinandosi al Flamenco nel1992, quando comincia il soggiorno a Londra, che du

rerà sei anni. Si interessa di teatro danza e teatro danza balinese, danza indiana Bharata Natyam e danza africana danza contemporanea. In Spagna frequenta l’Academia De Baile Amor de Dios soggiornando diversi mesi a Madrid. Frequenta seminari a Cadice San Fernando a Sanlucar , a Jerez de la Frontera. In Italia frequenta seminari con artisti spagnoli ed italiani.

Ha al suo attivo numerose collaborazioni artistiche con compagnie di Flamenco tradizionale, con cui realizza spettacoli in tutta Italia. Nel 2002 partecipa ad un tour di un mese in Giappone (Compagnia Alborea di Mara Terzi) e nel 2004 a Honk Kong (con i maestri Luca e Michela Cestaro). Ha ballato in diversi importanti festival italiani, tra i quali: Museo Peggy Guggenheim Collection (Ve), Festival Internazionale Chitarristico di Mottola (Taranto, 2000), Veneto jazz (2003-2004), Concerti in Villa (Villa Cantarella Noventa Vicentina), Euromeet Jazz Festivals (2003-2004), XXII Festival di Villa Faraldi Sestante (2005), XIII Festival Chitarristico di Voghera. A Torino si propone con Giancarlo Mellano Compadres per Assemblea Teatro. Tra le altre collaborazioni si annovera quella con Arteven.

Ha collaborato con Michele Pucci e Frank De Franceschi, facendo parte della compagnia “Mimbrales”. Nel 2008 inizia la collaborazione con la danzatrice di flamenco Elisabetta Mascitelli, con la quale fonda nel 2009 il gruppo stabile unYdos, che propone tre spettacoli: TrianTrian, Cante del alma e Barbablù-La camera di sangue (quest’ultimo indaga il flamenco in chiave teatrale).

Insegna da vent’anni in varie scuole di danza del Veneto e del Friuli. Si dedica alla realizzazione di laboratori in cui alterna all’insegnamento della tecnica flamenco lo sviluppo dell’improvvisazione. Ha ideato e realizzato progetti educativi nelle scuole primarie utilizzando il flamenco come mezzo per un corretto rapporto con il ritmo.

Si dedica con il videomaker Fiorenzo Zancan a progetti cinematografici con la realizzazione di cortometraggi. Partecipa e viene selezionata al Festival di cortometraggi e documentari sul Flamenco (FFLAC) di Madrid nel 2011. Nell’occasione riceve una menzione speciale per i quattro progetti audiovisivi proposti, tra i quali una istallazione. Il cortometraggio Orreaga viene riproposto all’interno del Festival a Rio De Janeiro, San Paulo e Brasilia e al Museo del baile a Siviglia nel 2012.

Danza nel 2014 a San Sebastian nel Teatro Eugenia Victoria, e a Guernica, in occasione dell’anniversario del bombardamento del 1937, nel bunker Astra, presentando l’ultimo video girato nella ex centrale nucleare di Lemoiz, nei Paesi Baschi. (Aprile 2015 viene sel

ezionato al Festival Cinedans ad Amsterdam) Segue: Baga Biga Higa, girato sul Monte Ulia, a San Sebastian. Produzione: Cattedra Mikel Laboa, Juan Gorostidi. Video artista: Irati Gorostidi.

Nel 2014 con l’attrice Giulia Baldassari si esibisce in una performance all’interno del Teatro Rivoli a Valdagno (VI), teatro che è stato chiuso nel 1981. Nel dicembre 2015 è artista invitata al XV Festival del Cante al Teatro Principal di San Sebastiàn con: Baga Biga Higa Ante la ley, con voce narrante di Francisco Contreras.

Nel 2015 collabora con Le OnDeTeatro di Venezia con lo spettacolo Memento partecipando al festival delle Arti Giudecca Sacca Fisola (VE)

Fotografie scattate all’interno del bunker Astra a Giernika

Finissage Trame di filo

Sembra impossibile ma un altro mese è passato, Mirror è cambiato ancora una volta sotto le sapienti mani di Petra hanno trasformato lo spazio in un luogo in cui fluttuano stoffe e fili e cerchi che catturanoil vento che viene da fuori.

Domenica 19 luglio dalle ore 18.30 si conclude anche questo, non nascondo ogni volta il magone che mi prende, ma voglio che Petra, come le altre artiste/i prima di lei, torni da noi per riportarci in un mondo in cui l’arte diventa tangibile.

Per finire in bellezza e celebrare questa donna, l’evento si trasformerà in a festa in cui all’arte visiva si unirà la musica di un duo di giovani donne.

Con la musica live di “Ambe Duo” con Benedetta Colasanto & Ambra Ceroni Agostinelli.

L’evento è a cura di Gioia Bonin

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Si torna a sfogliare: In the Sketch Book è tornato

Dall‘8 al 19 giugno presso Mirror di Teresa Francesca Giffone, verrà riproposta la mostra di taccuini d’artista In The Sketch Book.

La prima volta esposta nell’ottobre del 2014 presso Studio 60 di Contrà Porta Santa Lucia 60, ha visto la partecipazione di undici artisti che hanno avuto la possibilità di declinare il classico taccuino Moleskine da acquerello, nelle tecniche che sono vicine ai vari artisti coinvolti.

Sempre in Contrà Porta Santa Lucia, ai numeri 16 e 18, verranno riproposti parte dei taccuini che si prestano così ad essere nuovamente sfogliati. Ognuna delle artiste ha usato il taccuino diversamente, per alcuni come blocco per schizzi in cui fissare nuove idee per il futuro, ma anche opere pienamente compiute.

Gli artisti presenti in mostra sono Greta Bastelli con Trasmigrare, Anna Berton con Raccolta di sogni, Jane Minter con Jane Minter’s “Sketchbook”, Arianna Piazza con In un altro corpo, Valentina Rosset con Volta la carta, Suvi Maaria Tirronen con Macaronigrill, Elisabetta Zanetti Muoversi nelle sabbie mobili.

Orari: lunedì ore 16 – 19.30; dal martedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30 domenica e lunedì mattina chiuso

Ingresso libero

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La luna avvolge Mirror

Per la terza mostra lo spazio Mirror ha scelto l’illustrazione, attraverso la visio poesia del Collettivo Nie Wiem, il quale si prefigge da sempre di portare la poesia in contatto con le persone e di dialogare con autori di epoche e stili differenti

Un felice connubio tra arte e poesia in cui ognuna esprime il loro stile per rendere omaggio ad un poeta, considerato tra i maggiori poeti ungheresi del ‘900, che ha trovato anche nella tragica esperienza del campo di concentramento, la forza per continuare a scrivere e combattere una prigionia fisica ma non mentale.

Ognuna di loro, ha tradotto in immagini le parole di un uomo dall’animo sensibile e più che mai attaccato alla vita. Quando il suo corpo, gettato in una fossa comune, è stato ritrovato, nella tasca di quello che rimaneva dei suoi indumenti sono state rinvenute non solo le poesie ma anche la foto dell’amata moglie. Sopravvissuta fino a superare i cento anni.

Sono orgogliosa di presentare e proporre qui questa mostra, uno come appassionata di illustrazione, erroneamente considerata solo dedicato ai più piccoli. Ma anche per la costanza e l’affiatamento che queste bravissime artiste dimostrano, vengono da parti diverse d’Italia e il lavoro rende spesso difficile anche a persone della stessa città potersi incontrare, ma loro hanno trovato questo comune denominatore e motivo ispiratore proprio nella poesia. Sono molti i progetti che portano avanti insieme e questo in particolare è stato presentato nel gennaio scorso a Roma presso la sede dell’Accademia d’Ungheria proprio nei giorni della Giornata della Memoria e dell’Anniversario della nascita del poeta.

Durante l’inaugurazione sono state presenti una parte di questo magnifico collettivo ma  è giusto ricordarle tutte: Alice Barberini, Loredana Cangini, Estella Guerrera, Roberta Milanesi, Cristina Sestilli, Valentina Muzzi, Elisa Negrini, Cristina Storti Gajani.

La mostra è in programma fino al 6 giugno e nella data del finissage ci sarà un laboratorio di visio – poesia a cura del Collettivo Nie Wiem dedicato proprio alla figura del poeta Miklòs Radnòti. Per ulteriori info troverete sia sui canali social sia qui da Mirror le informazioni necessarie per partecipare.

In galleria troverete otto cartoline, ognuna con un’illustrazione delle artiste in mostra, ogni pacco è speciale e sono incartate con riviste d’epoca. Contenuto e contenitore da conservare in un posto speciale.

Di seguito alcune immagini, dall’allestimento alla mostra vera e propria, ma vi aspetto negli orari di galleria per vederli dal vivo.

Sotto una zolla splende la luna

Inaugurazione mostra “Sotto una zolla splende la luna”

Mirror, Contrà Porta Santa Lucia 16/18, di Teresa Francesca Giffone, 36100 Vicenza

Tel. 349 8417314

Titolo mostra: Sotto una zolla splende la luna

Mostra a cura del Collettivo Nie Wiem e di Teresa Francesca Giffone

Artiste: Collettivo Nie Wiem composto da Alice Barberini, Loredana Cangini, Estella Guerrera, Roberta Milanesi, Cristina Sestilli, Valentina Muzzi, Elisa Negrini, Cristina Storti Gajani.

Inaugurazione: venerdì 08 maggio 2015 ore 18.30

Chiusura mostra: sabato 06 giugno 2015

Eventi collaterali: Laboratorio creativo di visio – poesia a cura del Collettivo Nie Wiem “Tracce di memoria” sabato 6 giugno ore 16

S’inaugura venerdì 08 maggio 2015 alle ore 18.30 a Vicenza, presso la galleria Mirror di Contrà Porta Santa Lucia 16/18 la mostra Sotto una zolla splende la luna, del Collettivo Nie Wiem.

La mostra vedrà protagoniste le illustrazioni delle 8 componenti del Collettivo, le quali si sono cimentate con l’opera del poeta ungherese Miklós Radnóti.

Il poeta, perseguitato e rinchiuso in vari campi di concentramento in Ungheria e in Serbia, fu ucciso e il suo corpo sepolto in una fossa comune.

La particolarità della sua poesia sta nell’aver mantenuto una spiccata umanità e l’amore per la vita. Molti dei suoi versi li ha scritti in prigionia, nonostante questa esperienza non ha mai perso la sensibilità e riconosce la poesia come un mezzo salvifico.

Così lo definisce la poetessa e scrittrice ungherese Edith Bruck “rappresenta un caso unico nella storia della letteratura ebraica: il solo poeta che è riuscito a comporre anche all’interno del campo di concentramento dove era rinchiuso”.

Nel 1946 il suo corpo fu riesumato e nella tasca del cappotto fu trovato un taccuino con versi, odi, lettere, foto e frammenti poetici dedicati alla moglie.

La mostra è stata presentata presso l’Ambasciata d’Ungheria a Roma tra gennaio e febbraio 2015 in occasione della giornata della Memoria della Shoah.

In mostra saranno presentate le opere delle illustratrici che fanno parte del collettivo, Alice Barberini, Loredana Cangini, Estella Guerrera, Roberta Milanesi, Valentina Muzzi, Elisa Negrini, Cristina Sestilli e Cristina Storti Gajani.

Ingresso libero

Inaugurazione venerdì 8 maggio ore 18.30

Orari di apertura:

Lunedì 16 – 19.30; martedì – sabato 10 – 12,30 e 16 – 19.30

domenica e lunedì mattina chiuso

Eventi collaterali: sabato 6 giugno dalle ore 16 laboratorio creativo di visio – poesia Tracce poetiche a cura del Collettivo Nie Wiem

COLLETTIVO NIE WIEM

Il viaggio del collettivo inizia nel 2012, composto da un gruppo al femminile che si è unito per ricercare un linguaggio originale per esprimere il rapporto tra la parola e l’immagine. La prima poetessa che incontra è Wislawa Szymborska, decidendo di abbracciarne anche il principio e l’ispirazione è infatti dal una parola pronunciata durante il conferimento del Premio Nobel che dice di amare le parole “non so” appunto Nie Wiem. Secondo la poetessa polacca il poeta deve continuamente ripetere a se stesso questo non so. Dall’incertezza anche le artiste riunite in Nie Wiem hanno deciso di intraprendere questo viaggio con progetti itineranti, auto prodotti, con allestimenti variegati e corali. Un viaggio anche fisico che le ha portate a esporre in diversi contesti e spazi culturali, confrontandosi con poeti del passato ma anche contemporanei. Il fine del Collettivo è quello di fare delle immagini un medium per la promozione della lettura poetica, volta ad avvicinare differenti persone e contesti culturali all’illustrazione e alla poesia.

MIKLÓS RADNÓTI

(Budapest, 5 maggio 1909 – Abda, 10 novembre 1944)

Poeta molto popolare in Ungheria, si forma presso l’Università di Seghedino ma essendo ebreo non può esercitare la professione di insegnante. Perseguitato e rinchiuso in vari campi di concentramento sia in Ungheria  che in Serbia venne poi fucilato. Sepolto in una fossa comune, una volta riesumato tra i suoi vestiti venne ritrovato il suo taccuino di versi.

La sua poesia, esplosa negli anni Trenta del ‘900 è legata ai temi della trasformazione della città.

Tra le sue opere: Saluto pagano del 1930, Cammina pure, condannato a morte del 1936. L’ultima antologia pubblicata in Italia dal titolo Mi capirebbero le scimmie, a cura di Edith Bruck è edita da Donzelli.

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