Ad Oriente dell’illustrazione…

Trentacinquesima edizione della Mostra internazionale di Illustrazione per l’infanzia di Sàrmede!

Chi mi segue non ha più bisogno si spiegazioni su cosa sia questa fantastica mostra. Ma domenica è stata l’ultima volta che ci vado con un occhio da “addetta ai lavori”, ma posso anche affermare che forse nella prospettiva, sempre triste di chiudere, mi sono goduta l’atmosfera della mostra e dell’aver rivisto un’amica artista impegnata in un workshop.

Una mostra che parla di Oriente, anzi soprattutto di Giappone che è il Paese ospite d’onore attraverso una mostra ad hoc e tanti ospiti. Ma come al solito il primo piano ci offre la mostra di Philip Giordano che nel suo sangue custodisce l’Oriente ma conosce alla perfezione anche l’Occidente. Nato in Liguria da madre filippina e padre svizzero, la sua vita non poteva non essere all’insegna dello spostamento. Attualmente vive in Giappone e la sua arte esprime perfettamente queste lezioni di vita. Collabora con riviste, musei, fondazioni, case editrici internazionali. Ha vinto numerosi premi tra cui quello più recente è il Premio Andersen nel 2017 con il libro “Il pinguino ha freddo“. Il suo stile si adatta perfettamente tra uno stile complesso e tecniche superbe a uno più semplice ma leggibile dalle età più piccole. Da citare soprattutto le bellissime edizioni realizzate con il testo di Giovanna Zoboli per TopipittoriQuando il sole si sveglia” oppure “Nel cielo – Nel mare“. Oltre che stupende edizioni curate per il mercato giapponese, che spero prima o poi arrivino anche in Italia. Qui proprio gli elementi di contraddizione della civiltà come quella giapponese, tra elementi della tradizione ed elementi di estrema modernità.

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Panorama ci porta nell’universo dell’illustrazione mondiale e nelle belle collaborazioni che si creano tra case editrici italiane e illustratori stranieri, naturalmente anche nelle case editrici internazionali che non possono certo mancare in una mostra di questo livello.

Ecco per voi una piccola selezione di quelli che maggiormente mi hanno colpito:

Clotilde Perrin dalla Francia che per la Franco Cosimo Panini illustra “Cattivi come noi” e “Buoni come noi“. Se nel primo scopriamo le vere identità di ogni cattivo che per ogni fiaba che si rispetti dobbiamo trovare, oltre a scoprire il destino di ognuno che è stato rapito e le immancabili ricette delle streghe. Nel secondo libro scopriamo i veri segreti della bontà! E naturalmente le fiabe di cui sono i protagonisti.

La scoperta di quest’anno è stata la cilena Francisca Yanez, che sarà presente con due progetti. Da un lato in “Versos una casa” della casa editrice Messicana ma che ha una base europea anche in Spagna a Barcellona (forse avrei dovuto dire Catalogna). Come si intuisce dal titolo è un libro dedicato al posto che per un bambino, ma oserei dire anche per l’adulto è il luogo per antonomasia dei ricordi. La casa piena di oggetti, angoli e in cui in ogni stanza viene creato un ricordo. Un libro illustrato di poesia prezioso.

Di lingua francese invece il libro scritto da Martine Laffon e illustrato da Mayumi Otero, pubblicato dalla casa editrice Le fourmis rouges. Si tratta della storia di quattro giganti che intraprendono un grande viaggio e si occupano ognuno di un regno della terra. Una vera e propria cosmogonia che invita tutti a scroprire il mondo. L’illustratrice tra l’altro ha un gusto impeccabile nel realizzare libro Pop – Up, per questo vi invito a scoprire il suo sito ricco di informazioni e immagini dei suoi lavori.

Per la casa  editrice italiana Le lettere ecco invece la storia de Il Bambino e la soffitta. Se abbiamo un poco di coraggio non possiamo certo resistere alla  tentazione di scoprire i possibili tesori che potrebbe custodire e sono lì in attesa che qualcuno se ne occupi, li scopra! Quindi meglio di un bambino direi che non esiste nessuno. Bello lo stile dell’illustratrice Maja Kastelic che è anche autrice in questo caso.

Gioia Marchegianiper Topipittori invece illustra “Il campanellino d’argento” scritto da Maria Lai. La storia è ambientata in Sardegna e la protagonista è una capretta magica che conduce il pastorello ad un magnifico tesoro. Una storia che è giunta fino ai nostri giorni in varie versioni. Le illustrazioni di Gioia Marchegiani restituiscono perfettamente l’atmosfera dell’isola e il suo forte connotato naturalistico.

Sempre edito daTopipittoriè “La bambina e il gatto”  scritto da Ingrid Bachér e illustrato da Rotraut Susanne Berner. La storia ha per protagonista una bambina che rimasta da sola a casa ha paura quando sopraggiunge il temporale. L’unico che è con lei è un gatto che si trasforma in un leone mangia saette. La paura e le sfide che anche da piccoli dobbiamo affrontare e superare. Lo stile della sua illustratrice ha qualcosa che affonda proprio nelle radici di quest’arte meravigliosa che è l’illustrazione, trovando ispirazioni in Walter Trier e Wilhelm Busch.

Ma quest’anno Sàrmede offre anche al fumetto un posto nella ricca esposizione, con i migliori esempi provenienti dall’Italia, dalla Germania e dalla Francia.

Ma andiamo finalmente a scoprire il mondo di C’era una volta in Giappone:  Mukashi Mukashi

E proprio quest’espressione introduce il lettore nella dimensione della fiaba, perché Mukashi Mukashi altro non significa che c’era una volta. Tanti i progetti nati appositamente per questa mostra, dal bell’albo illustrato che porta il nome della sezione, pubblicato da Franco Cosimo Panini, gli haiku illustrati dagli allievi di due corsi svolti proprio a Sàrmede, il memory giapponese edito da Else edizioni con la tecnica della serigrafia. Oltre che ad una sezione di libri illustrati giapponesi, un po’ ostici se non si conosce la lingua, ma come al solito le immagini abbattono tali barriere.

Ma cominciamo dal libro che è nato dalla collaborazione tra la Scuola Internazionale di Sàrmede e i meravigliosi artisti artisti coinvolti. Le otto fiabe proposte sono state adattate da Giusi Quarenghi, mentre gli artisti coinvolti sono Susumu Fujimoto,Kotimi, Junko Nakamura,Satoe Tone, Mara Cozzolino,Philip Giordano, Simone Rea e Valeria Petrone. Una particolare predilezione per Mara Cozzolino, compagna di numerose avventure, cominciando dallo scorso anno che l’hanno vista protagonista di una lunga personale qui in galleria. Quindi proprio approfittando della sua presenza a Sàrmede per un laboratorio ho colto l’occasione per rivederla, purtroppo per restituirle le sue bellissime incisioni e per prendere la mia copia del libro con tanto di autografo chiaramente. Artisti diversi che hanno interpretato secondo il loro stile le fiabe affidate loro e chiaramente con tecniche diversissime. La sera tornata a casa con il mio bottino tra le mani, ho già letto al mio bambino ancora in pancia tutte le 44 pagine con le storie che custodisce. Una bella descrizione è stata fatta sul blog Kira Kira, che vi linko!

Altra parte del bottino è stato il memory giapponese, serigrafato a due colori da Else edizionicon 12 mostri e spiriti giapponesi, illustrati questa volta da 6 artisti giapponesi Nana Furiya, Kotimi, Hitomi Murakami, Kiyo Tanaka, Kouki Tsuritani, Kumiko Yamamoto. Il pomeriggio seguente ho fatto la mia sessione di memory scoprendo le nature dei vari mostri e dei vari spiriti. Anche in questo caso vi lascio alla puntuale recensione da parte di Kira Kira!

L’ultima sezione della mostra è un tema di grande attualità che come ci ricordano gli stessi organizzatori purtroppo sempre più bambini sono costretti a vivere: Pianeta Migrante che tra l’altro è il titolo di libro francese (consigliato dai 12 anni) che tratta l’argomento anche attraverso l’ausilio dell’illustrazione. Molti i modi per parlare di un argomento spesso scomodo. Sicuramente la mia attenzione è stata subito attirata dalla proposta diFrancisca Yanez, incontrata anche in precedenza. Propone un’istallazione intitolata Da un paese senza nome, composta da un lato da passaporti che invece di riportare i soliti, freddi dati di un passaporto tipico riportano quelli che un bambino sogna e spera. Il tutto circondato da figurine di carta, tutte diverse che fanno parte anche dell’infanzia della stessa illustratrice.

Altra pubblicazione importante riguardo questo delicato tema è quello edito da Orecchio acerbo, dal titolo Dall’Atlante agli Appenni N.E. (dai 9 anni). Una trasposizione moderna dalla penna di Edmondo De Amicis, in cui l’autrice Maria Attanasio parte per parlare della tematica della ricerca di se stesso e della propria famiglia, di un ragazzo che affronta questa ricerca affannosa andando affrontando il profondo mare e l’ignoto.

La mia mattinata a Sàrmede finisce con Mara, ma prima di tornare a casa una nuova scoperta mi aspetta nella Marca trevigiana…al prossimo post

C’è sempre tempo per scoprire le immagini della fantasia

Sul filo di lana sono arrivata! Ultime ora de Le immagini della fantasia che ha chiuso proprio gli ultimissimi giorni di un gennaio che mi è parso lunghissimo. La bella mostra che ha animato il borgo di Sàrmede per questo lungo periodo. Famiglie, scolaresche, insegnanti, illustratrici e tutti coloro che amano alla follia l’illustrazione si sono trovati in uno dei punti nevralgici di questa pratica che è sempre più seguita…ed io mi chiedo quando abbiamo perso in Italia questo legame.

Ma insomma i motivi sono sempre tanti per arrivare a Sàrmede, ma questa volta un motivo in più! A tenere un corso di due giorni Mara Cozzolino, si la nostra protagonista del mese di dicembre. Un modo per salutarci e per progettare nuove opportunità. Proprio osservando gli assorti partecipanti e beandomi nell’osservazione del rito di intagliare ma soprattutto la non banale scelta del colore. Comprendendo la mia assoluta incapacità di tracciare un segno, ma molto più probabilmente rischiare di tranciarmi un dito.

Ognuno ha i suoi talenti, a patto di trovarli, ma spesso mi accontento di vederlo applicato all’abilità di altri, che sia durante un corso oppure nella visione delle tavole originali.

Saluto Mara, con la promessa di ritrovarci con le nostre rispettive mezze metà per pranzo  e via alla scoperta di Sàrmede delle meraviglie.

La regola aura per me e mio marito è quella che in qualsiasi posto in cui conosciamo è quello di lasciare sempre qualcosa di non visto, che ci sproni di ritornare. Quindi prima della mostra degli illustratori un salto a conoscere Štĕpán  Zavřel più da vicino.

E’ proprio dove attualmente ha sede il municipio del comune di Sàrmede. Qui l’impronta del maestro ma anche delle persone che hanno voluto rendergli omaggio è visibile e dev’essere strano e forse rilassante lavorare tra tanti colori. All’ultimo piano dell’edificio ecco qui le svariate tavole che lo stesso Štĕpán ha realizzato, per libri che ancora sono pubblicati, ma non solo, porta propria la sua impronta. Infatti la Bohem Press è stata fondata da lui e da Otakar Bozejovsky! Una vita rocambolesca, quella di Zavřel che scappa dalla sua terra, la cecoslovacchia e arriva dopo esperienze professionali e formative, da Roma a Londra proprio nella frazione Rugolo di Sàrmede.

Le sue illustrazioni però non hanno mai rinunciato alle sue radici e avvicinarsi alle sue opere è fare un salto in un modo molto dissimile da quello delle fiabe russe. L’oriente fatto della preziosità dei colori e dalla luce profusa da essa si espande evanescente in tutto i fogli. Questo accade ancor di più quando lo splendore si accosta a quello di Venezia.

Diamo invece uno sguardo alla mostra della Casa della fantasia! Come ogni anno si sceglie un illustratore ospite e quest’anno tocca a Guido Scarabottolo. Quante volte ho scelto il libro in base alla copertina? e molte volte mi è capitato di sceglierlo proprio in base a quelle realizzate da lui. Credo parecchie visto che per molto tempo è stato art director per le edizioni Guanda, e le sue creazioni arrivano quindi anche nelle più importati riviste italiane e straniere. Ma è sempre bello poter vedere quei titoli che sono in libreria e che ho la possibilità di sfogliare e magari consigliare a qualcuno

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Passando al primo piano ecco che lo splendore si apre davanti ai miei occhi e rivedo ma anche conosco per la prima volta fantastici nuovi illustratori che non possono lasciare indifferente. Anche quest’anno accanto ad una bella rappresentanza italiana si accostano molteplici altri Paesi per un ventaglio di 30 artisti diversi.

Una delle mie tante contraddizioni consiste nel mio rapporto con la natura! Ho il polline di nero carbone, ogni volta che mi regalano una pianta parlo con la diretta interessata dicendole apertamente che se si arrangia bene altrimenti avrà vita breve, ma ecco che appena si aprono davanti a me erbari o simili mi incanto e resto a contemplarli. Pertanto come restare indifferente a Moi, Canard (Editions Cambourakis) l’opera illustrata da Fanny Dreyer e adattata da Ramona Badescu (non la nostrana Badescu). L’anatroccolo è quello che racconta prima di tutti Hans  Christian Andersen. Il piccolo anatroccolo è seguito dal momento in cui si schiude l’uovo e deve necessariamente cercare il proprio posto nel mondo. E vogliamo parlare del foglio in cui si trovano tutte quelle magnifiche specie? Una scoperta davvero emozionante.

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Simona Mulazzani invece firma le tavole che illustrano il libro Scrivila la guerra, con il testo di Luigi Dal Cin (Kite edizioni, libro nato in occasione del Centenario della Grande Guerra, su iniziativa della Fondazione Štěpán Zavřel di Sarmede e grazie al sostegno della Regione del Veneto). Una storia più attuale che mai e che serve a non perdere la memoria collettiva. Del resto noi stessi, e di conseguenza i ragazzi, vivono indifferenti quello che succede intorno a noi e quindi ancora di più serve un testo che ricordi. La storia è quella di un padre che ha avuto la fortuna di tornare dalla Grande Guerra e regala al figlio un quaderno in cui l’invita a raccontare a parole sue quello che ha vissuto di questo importante conflitto. Non un testo di fantasia ma basato su documenti di archivio, ricordandoci che la guerra è stata vissuta anche da tanti bambini, che avevano già gli strumenti per poter ricordare questo terribile avvenimentoimg_6337

Fuori dalla bidimensionalità della pagina dell’illustratore si collocano le istallazioni di Isabel Hojas, la prima tra le artiste cileni presenti in mostra. La sfida che l’artista si mette davanti non è semplice, illustrare la poesia, genere letterario già di difficile interpretazione. In più la faccenda s complica se il poeta prescelto, Nicanor Parra, definisce la sua opera Antipoesia ed è in più un’artista visuale. Il lavoro realizzato a stretto contatto con questa personalità forte e creativa è scaturito poi in una scelta materiale ben precisa, che si distanziano dal materiale tradizionalmente artistico e attingendo dalle minuterie e dai materiali trovati in ferramenta, la traccia della matita è stata invece sostituita dal fil di ferro che obbliga ad avere forme semplici e precise. La raccolta, pubblicata in Cile nel 2013, vede l’illustrazione con questo metodo di 20 poesie.

Dal Cile all’Italia e alla Francia, con l’illustratrice Tiziana Romanin e il testo di Didier Lévy il bel libro Franz, Dora e le petite file et sa poupée, pubblicato dall’editore francese Sarbacane. Sicuramente una storia poco nota, quella di un Franz Kafka che ormai si trova alla fine della loro vita, scoraggiato e non trovando più conforto nemmeno nella scrittura. Ma qualcosa cambia quando in un limpida giornata di sole, Franz con la compagna Dora passeggia per le strade quando sono colpiti dalla disperazione della piccola Ingrid che durante il gioco, nel parco, ha perso la sua bambola. Così Franz per porre fine alla sua disperazione inventa per lei una storia. La sua bambola è partita per un viaggio e da allora l’impegno di Kafka sarà quello di scrivere ogni giorno una lettera a Ingrid che racconta i mirabolanti viaggi che la bambola viaggiatrice ogni giorno compie.

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Il libro di Cristina Bellemo e Mariachiara Di Giorgio, pubblicato in Italia da Topipittori è partito dalla poesia, in particolare dal seguente passo scritto da Wislawa Szymborska  

“su alcuni grava l’obbligo di pagare le ali”

Il protagonista è il signor Guglielmo, che un giorno in giardino trova due ali, qualcosa di inaspettato! Nel tentativo di trovare il proprietario ma finisce per scoprire qualcosa di straordinario. Tutto questo è Due ali.

Altre illustrazioni altre storie! Ed è la volta delle illustrazioni che escono dal mondo più tradizionale dell’infanzia per arrivare a scoprire il mondo degli adulti. Come accostandosi alle tavole dell’artista cileno Claudio Romo che ha pubblicato per la casa editrice Logos, Viaggio nel fantasmagorico mondo di Apparitio Albinus. Le tavole ci fanno immergere nel mondo in cui creature misteriose, panorami straordinari, fatte di numerose ambientazioni diverse che non sono composti dal naturale immaginario. Un libro che, appare anche nelle motivazioni della scelta dei curatori, si pone a metà strada tra un bestiario medievale e il catalogo di curiosità di un eccentrico collezione del passato.

Di carattere scientifico invece il libro, edito da Topipittori, dal titolo Sei zampe poco più di Geena Forrest. Noi da Mirror la conosciamo di persona, e ancora non siamo riusciti ad averla! Ma intanto mi incanto a vedere i suoi insetti. Un libro nato dalle curiosità dei più piccoli verso le cose ancora più piccole. Lo ammetto io gli insetti se posso li evito, ma non nascono che presentano delle caratteristiche davvero uniche e affascinanti. I colori ad esempio, la forma dei corpi, la funzione che hanno le zampe o le antenne. Quindi perché non assecondare questa tendenza, della scoperta di esseri apparentemente senza uno scopo così da appassionare ad una materia non comune.

Si va in Spagna a conoscere Il sogno (titolo originale in spagnolo) del libro scritto da Antonio Ventura e Jésus Cisneros. Ci immergiamo quindi in una foresta dove il protagonista è un albero di betulla che si incanta nell’ascolto di un canto di un’uccello. Ma nella sua immobilità la betulla vive e si sposta grazie alle creature del bosco e al loro canto. Come l’illustratore stesso dice, è il rappresentare il canto la vera sfida, e lo fa basandosi su quegli artisti che hanno ricercato il suono in un dipinto. In particolare nel caso di Cisneros in Paul Klee!

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Il paese ospite quest’anno è il Cile e anche nella sezione Panorama il Cile ha trovato una buona rappresentanza.  Si parte dalla figura di Gabriela Mistral, poetessa e premio nobel per letteratura nel 1945 per arrivare alla figura di Luis Sepùlveda autore della celebre “Gabbianella e il gatto”, ma nel ricco panorama di questo paese così lontano e affascinante merita un posto il famoso Memory cileno, un gioco per conoscere i dodici animali caratteristici del Cile. Sono sei gli illustratori chiamati a illustrare due animali certo non molto europei, come il Lama (Guanaco), Balenottera azzurra (Ballena saul) oppure il Condor. Il gioco è stato realizzato da ELSE edizioni in collaborazione con Plop!Galería spazio di Santiago del Cile specializzato nella diffusione dell’illustrazione.

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Anche se gli spazi di Sàrmede si chiudono fino a questa estate, la mostra viaggia ed dal 12 febbraio la trovate a Monza!

Un paese da fiaba

Una bella domenica d’autunno, la compagnia della persona che ami e già tutto si trasforma in fiaba. Per aggiungere però quel pizzico di sapore fiabesco in più eccoci a Sàrmede il paese della fiaba. Un piccolo borgo di poco più di tremila abitanti nella provincia di Treviso, quando i monti creano il confine naturale con il Friuli Venezia Giulia.

Allora appena scesi dalla macchina effettivamente si ha la sensazione di vivere in un posto fiabesco, il cielo azzurro ci accoglie, i muri di recensione delle proprietà custodiscono le vigne che virano verso il giallo e nell’aria senti il profumo della fuliggine che mi porta direttamente dentro una di quelle case in cui in un camino si assiste al crepitio della fiamma.

In corso la nuova edizioni de Le immagini della fantasia, giunta alla trentatreesima edizioni, nata nel 1982 per l’intuizione di un illustratore praghese che decide di trasferirsi in questo paesino, Štěpán Zavřel. La mostra cresce nel tempo, tanto da ospitare ogni anno 300 opere di artisti provenienti da tutto il mondo. La fondazione Zavřel non si limite però a Sarmede, ma viaggio da nord a sud, da est ad ovest, in Italia  e all’estero per portare la magia dell’illustrazione vicino a noi, sia piccoli che grandi.

La mostra in programma nella sede che lo ha visto nascere fino al 24 gennaio 2016, è composto da numerose attività. Oltre le mostre è previsto un ricco calendario eventi, composto da incontri con gli illustratori, laboratori, racconti dal vivo, per far avvicinare il mondo dell’infanzia all’oggetto libro ma anche al mondo che bravissimi illustratori creano con l’uso sapiente della fantasia e dell’abilità.

Come si può sostituire il libro, così profumato di carta e di stampa con oggetti digitali? A coadiuvare l’opera degli artisti presenti, una bella rappresentanza anche delle case editrici che credono nel loro operato. Quindi viva Sarmede.

La prima mostra che si incontra è quella dedicata all’ospite d’onore di questa edizione, Giulia Orecchia, illustratrice milanese che dal 1980 lavora nel campo dell’illustrazione, tantissimi i libri progettati, tante cover disegnate, dire che sono tantissime non rende l’idea effettiva di tutto il lavoro realizzato da questa meravigliosa autrice. Presenti in mostra tavole originali, realizzate a mano e al computer con i libri a potata di bambino (come accade in tutte le sezioni della mostra). Ogni parola in più non rende giustizia all’operato di Giulia Orecchia per cui seguite il link per scoprire il vasto contributo che continua a dare nel mondo dell’illustrazione.

Salendo al primo piano, facendo per il momento finta di non vedere il bookshop… caco arrivati nel cuore delle illustrazione attorno a me tavole e tavole di libri e libri!

Come rimanere indifferenti? I trenta illustratori presenti per i rispettivi paesi sono i seguenti Pati Aguilera del Cile; Chiara Armellini dall’Italia come Marta Cerri, Benjamin Chaud dalla Francia, Alicia Baladan dall’Uruguay, Juan Bernabeu dalla Spagna, Matteo Berton dall’Italia, Anne Lise Boutin dalla Francia, Joanna Concejo dalla Polonia, Lisa D’Andrea dall’Italia, Benji Davies dal Regno Unito, Wolf Erlbruch dalla Germania, Anthony Browne dal Regno Unito, Maja Celija dalla Slovenia, Giuliano Ferri e Philip Giordano dall’Italia. Ancora conosciamo Emily Hughes dalle Hawaii, Ji Hyeon Lee dalla Corea del Sud, Adolfo Serra dalla Spagna e Catarina Sobral dal Portogallo, Federico Maggioni ancora dall’Italia, Renato Moriconi dal Brasile, Miguel Tanco dalla Spagna, Claudia Palmarucci dall’Italia, Juan Palomino dal Messico e Kaori Takahashi dal Giappone, ancora dall’Italia le illustratrici Arianna Vairo e Pia Valentinis e Lucia Scuderi. Mentre per l’Estonia Piret Raud.

Tutti questi autori, attraverso le pagine che gli sono state affidate portano quotidianamente all’interno delle scuole, ma soprattutto all’interno delle case, tante storie, grandi e piccine, classiche e che potrebbero diventare dei nuovi classici. L’emozione di vedere sia il libro che le tavole originali è grande.

Un’altra sezione ci porta ad esplorare il tema del cibo, expo o non expo, tema sicuramente molto attuale quindi ecco che la Fiaba è servita e su un’immaginaria tavola imbandita troviamo ricette tipicamente italiane illustrate da dieci donne illustratrici. Questo progetto è l’undicesimo titolo della collana di favole che nasce con la collaborazione con Franco Cosimo Panini Editore, per la cura della curatrice della rassegne di Sàrmede, Monica Monachesi con testi di Luigi Dal Cin autore che ha all’attivo 100 libri per l’infanzia e prestigiosi premi. A questo si affianca Sale in zucca, in cui gli elementi del cibo ritornano nelle illustrazione degli allievi della Scuola Internazionale Štěpán Zavřel… il mio favorito? Sei talmente carotino con me…

La mia esperienza a Sàrmede si conclude con la visione del cartone animato Federico, nato dalle matite colorate e dalla fantasia senza freni di Leo Lionni, vera icona del mondo della graphic design e in seguito dell’illustrazione.

Il vertine della mia giornata sarebbe stato quello di scoprire da vicino il

ma nei posti che mi sono piaciuti tanto, lascio sempre qualcosa da vedere, per avere la giusta scusa per tornare e immergermi ancora una volta nella fantasia e in tempi come questi è proprio necessario.

Forza mamme e papà portate i vostri nativi digitali a contatto con la manualità, perché un bel libro letto e amato nell’infanzia è un libro per la vita.

Intanto vi ricordo l’appuntamento da Mirror del 14 novembre con Chiara Armellini, sarà presentato da noi “Ti faccio a fettine” ore 17 https://www.facebook.com/events/1636638036586686/