Un entomologo tra gli scaffali

La vita è fatta di incontri e proprio quando le lancette dell’orologio di Mirror stanno scorrendo segnando il tempo che passa ma soprattutto quello che mi resta, ecco allora che questo posto mi regala un nuovo incontro.

La domenica precedente a questo stesso appuntamento tanto atteso, io e la mia mezza metà abbiamo fatto una volata in mattinata a Milano per partecipare a Book Pride. La fiera degli editori indipendenti mi ha regalato tanta emozione perché i libri… della semplice carta stampata riesce a regalarti proprio questo.

Tornata a casa con un bottino discreto, fatto di titoli scelti e di case editrici che conosco navigando nel mare magnum di internet e che mi appresto anche a sperimentare.

Un incontro in fiera è un incontro soprattutto con coloro che producono materialmente il libro, scelgono la qualità della carta, gli autori, la grafica etc… e perché no?! L’illustrazione ovviamente! Tra le mie conquiste un libro non illustrato ma dalle caratteristiche uniche ed inimitabili, che desideravo da tempo L’arte di collezionare mosche dello scrittore svedese Fredril Fredrik Sjöberg, chi l’avrebbe detto che da quel momento avrei guardato questi insetti con altri occhi. In Italia è pubblicato dalla casa editrice Iperborea. Un motivo per adorare questa casa editrice? Uno solo è poco, oltre alla selezioni di testi del profondo Nord Europa, la sua veste editoriale è iconica e non passa inosservata.

Proprio nella settimana in cui inizio a leggere il già citato libro eccomi ad ospitare in galleria un biologo anzi un vero e proprio entomologo che la vita ha portato a realizzare incisioni e libri.

Ma come lasciare da parte la materia che ha studiato con tanta passione? Non è necessario! In quanto ha trovato un perfetto compromesso.

L’editore biologo e incisore è Luciano Ragozzino, amico e sodale di Alberto Casiraghy condivide con l’editore del Pulcinoelefante l’amore per i caratteri mobili ma non lo stesso modo di operare.

Se il Pulcinoelefante e Alberto è considerato il fornaio dei libri, per Ragozzino è una questione più lunga. Un tirabozze, copie limitate ma le pagine si creano a forza di manovella. E il mondo della biologia? Ma proprio sulle copertine spesso gli insetti sono i protagonisti che ci invitano ad entrare nel mondo dell’artista poeta e nel poeta artista. Una sfida con se stessi in cui la coraggiosa Alda Merini non si è minimamente tirata indietro.

Il Ragazzo innocuo (anagramma del suo creatore), si compone di tre collane  Scripsit/Sculpsit, Sculpsit/Scrupsit ed una Fuori Collana.

Testo stampato a caratteri mobili, incisioni originali, copertina unica. Quanto valore dareste a tutto questo? Siamo disposti ad innamorarci di un oggetto che apparentemente inanimato ci trasmette toccandolo tante emozioni? Non vi resta che scoprirlo passando a trovarci e sfidare l’amore verso la carta

A questo aggiungiamo le incisioni che in bella mostra si avvicinano alla delicatezza del Pulcinoelefante. Tratte dal libro Le emozioni delle mosche. Aforismi incisi (Pendragon editore).

Spero di avervi dato indicazioni sufficienti per amare questa mostra e non perderla! Fino al 22 aprile 2017!

La cameriera di poesia

Sabato 8 aprile 2017 la Galleria Libreria Mirror propone un’esperienza all’insegna della poesia. Protagonista sarà Claudia Fabris, creatrice di suggestioni poetiche, istallazione ed eventi. Un doppio appuntamento che prende avvio alle ore 16.00 con la passeggiata poetica Nostra Signora dei Palloncini, in cui la performer sfilerà per le strade di Vicenza.

Alle ore 18.30 inizia invece la performance Cameriera di poesia. Una ristorAzione per lo spirito. Avvolti dal silenzio i partecipanti potranno scegliere, come da un classico menù, dei testi poetici. Si passerà dagli antipasti, piatti unici e dolci ed ogni sezione è suddivisa in testi della casa, classici e contemporanei. Gli ospiti avranno a disposizione delle cuffie senza fili, hi-fi, in cui ascoltare in maniera esclusiva la pietanza poetica che hanno scelto.

Durante la serata sarà a disposizione la raccolta poetica Poesie sotto sale. Piccolo vocabolario poetico.

L’evento si inserisce negli eventi all’interno della manifestazione Poetry Vicenza 2017

Claudia Fabris 

è nata a Padova nel 1973. Progetta spazi, installazioni ed interventi performativi che creano relazioni e sinergie tra la parola e la visione, l’ascolto e il gusto, in un percorso di ricerca artistica che trova nel corpo il proprio fulcro, coinvolgendo gli spettatori su differenti piani percettivi nella convinzione che la Bellezza e lo stupore silenzioso che genera possano ancora ricondurre ogni uomo allo spazio intimo e sacro della propria anima dove ogni trasformazione e rinascita trae origine, forza e nutrimento. L’artista in qualità di attrice, performer, autrice, costumista e fotografa collabora dal 1999 con Tam Teatromusica di Padova, storica compagnia di teatro di ricerca in Italia, premio speciale Ubu 2014. Partecipa come artista dal 2011 con crescente adesione a tutte le 6 edizioni di Alto Fest (Teatringestazione) a Napoli, festival interamente realizzato nelle case, negozi, laboratori artigianali e spazi privati del centro storico di Napoli e dal 2014 con le sue performance è presente al festival di Aliano La Luna e i Calanchi. Nel 2016 pubblica le Parole Sotto Sale con una piccola casa editrice napoletana, la sua definizione di Abbandono ispira la seconda edizione di Verso Sud Festival, a Corato, a cui contribuisce con più performance.

  • nel programma ufficiale di Poetry Vicenza 2017 l’evento era previsto sabato 22 aprile

 

Un pulcino che forse era un elefante: Casiraghy

Finché non si entra in casa di Alberto Casiraghy non si ha l’esatta comprensione del lavoro che si svolge all’interno e porta alla creazione di oggetti oramai iconici, i favolosi libri creati nella sua fucina e cucina.

Al momento della mia visita siamo giunti al numero 9868 e molti altri in questo periodo di tempo sono nati. Proprio come un nido dal quale nasce un pulcino ma crescendo il suo aspetto muta, cresce così come la sua forza, diventando un elefante. Un animale mastodontico ma simpatico, che lascia un’impronta decisa sulla strada che decide di percorrere.

Entrare nella villetta anni Trenta che ospita la casa editrice è un’esperienza unica. Un luogo in cui le collezioni si intersecano, i libri si mescolano a quelli stampati lì. La cucina/studio, in cui si compongono i testi ed ogni cassetto custodisce caratteri che alla fine comporranno parole, aforismi, poesie.

Ma le passioni di Alberto sono molte e tutte portano alla formazione di questo posto, che meriterebbe un vero e proprio tour. La musica si unisce alla letteratura, la vita privata trova un posto in quello che è il via vai del turbinio della vita di Alberto, fatto di creativi, di amici e di persone che rendono omaggio al suo lavoro che con tanta meticolosità e amore compie giorno per giorno.

Assistere alla nascita di un Pulcinoelefante è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Così finalmente in occasione della mostra Un pulcino che forse era un elefante: Casiraghy, nell’ambito di Poetry Vicenza 2017, anch’io varco la mitica soglia della casa che ad Osnago dal 1982, Alberto ha votato alla causa della poesia e della stampa, rigorosamente a caratteri mobili.
In compagnia di una artista che amo molto, Mara Cozzolino, e custodi del bel haiku di Pino Pace, ci siamo immerse nella creazione vera e propria. Prima la carta, rigorosamente di cotone; la composizione della frase, fatta direttamente da Mara e in piccola parte da me. E dopo le bozze, la stampa vera e propria. Ma non è finita! È qui che arriva il tocco del maestro nella piega e nel taglio della preziosa e resistente carta. Per finire la cucitura, una cucitura semplice ma che caratterizza il libretto stesso. L’ultima fase la vediamo in mostra proprio oggi.

“notte d’inverno
i rami come dita
una preghiera”

Ma nel mio viaggio nel mondo del Pulcinoelefante mi sono resa conto che in questo processo creativo un posto da protagonista deve averlo la bozza. Proprio la bozza, esposta qui in mostra insieme al lavoro concluso, esprime la tenerezza che esprime il pulcino, la bozza ha quegli elementi che lo farà diventare un possente elefante, che avrà un peso su questa terra.
La bozza ci permette di correggere quei dettagli, magari impercettibili a molti, ma che invece agli occhi degli autori sono importanti, ma è anche vero che da certi errori possono nascere delle cose incredibili e inaspettate, fornendo magari una chiave di lettura diversa. Sovrapposizioni, assolutamente casuali che poi si ricercano con metodo, una lettera meno marcata dell’altra che va scartata dalla magica scatola e diventa un ricordo prezioso.

A governare sul tutto e darci l’impressione della tranquillità e del ritmo lento del giorno Igor, il gatto stampatore, che da tempo sorveglia la nidiata di pulcini