Ad Oriente dell’illustrazione…

Trentacinquesima edizione della Mostra internazionale di Illustrazione per l’infanzia di Sàrmede!

Chi mi segue non ha più bisogno si spiegazioni su cosa sia questa fantastica mostra. Ma domenica è stata l’ultima volta che ci vado con un occhio da “addetta ai lavori”, ma posso anche affermare che forse nella prospettiva, sempre triste di chiudere, mi sono goduta l’atmosfera della mostra e dell’aver rivisto un’amica artista impegnata in un workshop.

Una mostra che parla di Oriente, anzi soprattutto di Giappone che è il Paese ospite d’onore attraverso una mostra ad hoc e tanti ospiti. Ma come al solito il primo piano ci offre la mostra di Philip Giordano che nel suo sangue custodisce l’Oriente ma conosce alla perfezione anche l’Occidente. Nato in Liguria da madre filippina e padre svizzero, la sua vita non poteva non essere all’insegna dello spostamento. Attualmente vive in Giappone e la sua arte esprime perfettamente queste lezioni di vita. Collabora con riviste, musei, fondazioni, case editrici internazionali. Ha vinto numerosi premi tra cui quello più recente è il Premio Andersen nel 2017 con il libro “Il pinguino ha freddo“. Il suo stile si adatta perfettamente tra uno stile complesso e tecniche superbe a uno più semplice ma leggibile dalle età più piccole. Da citare soprattutto le bellissime edizioni realizzate con il testo di Giovanna Zoboli per TopipittoriQuando il sole si sveglia” oppure “Nel cielo – Nel mare“. Oltre che stupende edizioni curate per il mercato giapponese, che spero prima o poi arrivino anche in Italia. Qui proprio gli elementi di contraddizione della civiltà come quella giapponese, tra elementi della tradizione ed elementi di estrema modernità.

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Panorama ci porta nell’universo dell’illustrazione mondiale e nelle belle collaborazioni che si creano tra case editrici italiane e illustratori stranieri, naturalmente anche nelle case editrici internazionali che non possono certo mancare in una mostra di questo livello.

Ecco per voi una piccola selezione di quelli che maggiormente mi hanno colpito:

Clotilde Perrin dalla Francia che per la Franco Cosimo Panini illustra “Cattivi come noi” e “Buoni come noi“. Se nel primo scopriamo le vere identità di ogni cattivo che per ogni fiaba che si rispetti dobbiamo trovare, oltre a scoprire il destino di ognuno che è stato rapito e le immancabili ricette delle streghe. Nel secondo libro scopriamo i veri segreti della bontà! E naturalmente le fiabe di cui sono i protagonisti.

La scoperta di quest’anno è stata la cilena Francisca Yanez, che sarà presente con due progetti. Da un lato in “Versos una casa” della casa editrice Messicana ma che ha una base europea anche in Spagna a Barcellona (forse avrei dovuto dire Catalogna). Come si intuisce dal titolo è un libro dedicato al posto che per un bambino, ma oserei dire anche per l’adulto è il luogo per antonomasia dei ricordi. La casa piena di oggetti, angoli e in cui in ogni stanza viene creato un ricordo. Un libro illustrato di poesia prezioso.

Di lingua francese invece il libro scritto da Martine Laffon e illustrato da Mayumi Otero, pubblicato dalla casa editrice Le fourmis rouges. Si tratta della storia di quattro giganti che intraprendono un grande viaggio e si occupano ognuno di un regno della terra. Una vera e propria cosmogonia che invita tutti a scroprire il mondo. L’illustratrice tra l’altro ha un gusto impeccabile nel realizzare libro Pop – Up, per questo vi invito a scoprire il suo sito ricco di informazioni e immagini dei suoi lavori.

Per la casa  editrice italiana Le lettere ecco invece la storia de Il Bambino e la soffitta. Se abbiamo un poco di coraggio non possiamo certo resistere alla  tentazione di scoprire i possibili tesori che potrebbe custodire e sono lì in attesa che qualcuno se ne occupi, li scopra! Quindi meglio di un bambino direi che non esiste nessuno. Bello lo stile dell’illustratrice Maja Kastelic che è anche autrice in questo caso.

Gioia Marchegianiper Topipittori invece illustra “Il campanellino d’argento” scritto da Maria Lai. La storia è ambientata in Sardegna e la protagonista è una capretta magica che conduce il pastorello ad un magnifico tesoro. Una storia che è giunta fino ai nostri giorni in varie versioni. Le illustrazioni di Gioia Marchegiani restituiscono perfettamente l’atmosfera dell’isola e il suo forte connotato naturalistico.

Sempre edito daTopipittoriè “La bambina e il gatto”  scritto da Ingrid Bachér e illustrato da Rotraut Susanne Berner. La storia ha per protagonista una bambina che rimasta da sola a casa ha paura quando sopraggiunge il temporale. L’unico che è con lei è un gatto che si trasforma in un leone mangia saette. La paura e le sfide che anche da piccoli dobbiamo affrontare e superare. Lo stile della sua illustratrice ha qualcosa che affonda proprio nelle radici di quest’arte meravigliosa che è l’illustrazione, trovando ispirazioni in Walter Trier e Wilhelm Busch.

Ma quest’anno Sàrmede offre anche al fumetto un posto nella ricca esposizione, con i migliori esempi provenienti dall’Italia, dalla Germania e dalla Francia.

Ma andiamo finalmente a scoprire il mondo di C’era una volta in Giappone:  Mukashi Mukashi

E proprio quest’espressione introduce il lettore nella dimensione della fiaba, perché Mukashi Mukashi altro non significa che c’era una volta. Tanti i progetti nati appositamente per questa mostra, dal bell’albo illustrato che porta il nome della sezione, pubblicato da Franco Cosimo Panini, gli haiku illustrati dagli allievi di due corsi svolti proprio a Sàrmede, il memory giapponese edito da Else edizioni con la tecnica della serigrafia. Oltre che ad una sezione di libri illustrati giapponesi, un po’ ostici se non si conosce la lingua, ma come al solito le immagini abbattono tali barriere.

Ma cominciamo dal libro che è nato dalla collaborazione tra la Scuola Internazionale di Sàrmede e i meravigliosi artisti artisti coinvolti. Le otto fiabe proposte sono state adattate da Giusi Quarenghi, mentre gli artisti coinvolti sono Susumu Fujimoto,Kotimi, Junko Nakamura,Satoe Tone, Mara Cozzolino,Philip Giordano, Simone Rea e Valeria Petrone. Una particolare predilezione per Mara Cozzolino, compagna di numerose avventure, cominciando dallo scorso anno che l’hanno vista protagonista di una lunga personale qui in galleria. Quindi proprio approfittando della sua presenza a Sàrmede per un laboratorio ho colto l’occasione per rivederla, purtroppo per restituirle le sue bellissime incisioni e per prendere la mia copia del libro con tanto di autografo chiaramente. Artisti diversi che hanno interpretato secondo il loro stile le fiabe affidate loro e chiaramente con tecniche diversissime. La sera tornata a casa con il mio bottino tra le mani, ho già letto al mio bambino ancora in pancia tutte le 44 pagine con le storie che custodisce. Una bella descrizione è stata fatta sul blog Kira Kira, che vi linko!

Altra parte del bottino è stato il memory giapponese, serigrafato a due colori da Else edizionicon 12 mostri e spiriti giapponesi, illustrati questa volta da 6 artisti giapponesi Nana Furiya, Kotimi, Hitomi Murakami, Kiyo Tanaka, Kouki Tsuritani, Kumiko Yamamoto. Il pomeriggio seguente ho fatto la mia sessione di memory scoprendo le nature dei vari mostri e dei vari spiriti. Anche in questo caso vi lascio alla puntuale recensione da parte di Kira Kira!

L’ultima sezione della mostra è un tema di grande attualità che come ci ricordano gli stessi organizzatori purtroppo sempre più bambini sono costretti a vivere: Pianeta Migrante che tra l’altro è il titolo di libro francese (consigliato dai 12 anni) che tratta l’argomento anche attraverso l’ausilio dell’illustrazione. Molti i modi per parlare di un argomento spesso scomodo. Sicuramente la mia attenzione è stata subito attirata dalla proposta diFrancisca Yanez, incontrata anche in precedenza. Propone un’istallazione intitolata Da un paese senza nome, composta da un lato da passaporti che invece di riportare i soliti, freddi dati di un passaporto tipico riportano quelli che un bambino sogna e spera. Il tutto circondato da figurine di carta, tutte diverse che fanno parte anche dell’infanzia della stessa illustratrice.

Altra pubblicazione importante riguardo questo delicato tema è quello edito da Orecchio acerbo, dal titolo Dall’Atlante agli Appenni N.E. (dai 9 anni). Una trasposizione moderna dalla penna di Edmondo De Amicis, in cui l’autrice Maria Attanasio parte per parlare della tematica della ricerca di se stesso e della propria famiglia, di un ragazzo che affronta questa ricerca affannosa andando affrontando il profondo mare e l’ignoto.

La mia mattinata a Sàrmede finisce con Mara, ma prima di tornare a casa una nuova scoperta mi aspetta nella Marca trevigiana…al prossimo post

La bellezza nell’ordinario

 

Come ci insegna un film cult del cinema francese, la bellezza e l’essenza della vita spesso si trovano nelle piccole cose.

In un mondo abitato perlopiù da persone che ambiscono a vite scintillanti, circondate da beni costosi e che esprimono lo status simbol di colui o colei che li indossa, inauguriamo una piccola mostra in cui i valori sono diametralmente opposti.

Serena Mabilia, giovane illustratrice vicentina, sabato 23 settembre alle ore 18,00, ci invita a scoprire venti semplici momenti di felicità attraverso l’esposizione delle tavole originali del libro auto prodotto La bellezza nell’ordinario. 20 semplici momenti di felicità. Momenti che ognuno potrebbe vivere in ogni istante della giornata, all’interno della propria casa o a pochi chilometri da questa.

Le venti illustrazioni, realizzate a matita colorata, vogliono far rivivere quelle sensazioni ed emozioni che spesso diamo per scontato. Disegni puliti, leggeri ed essenziali racchiusi in un libretto in cui ognuno dei visitatori potrà riscoprire il proprio momento di semplice bellezza ordinaria ma magari trascurata.

Il progetto ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria al XV Internationaler Kinder – und Jugendbuchwettbewerb “Quale allegria!” di Schwanenstadt (Austria). 

BIOGRAFIA

Serena Mabilia è nata a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1994, vive e lavora a Vicenza. SI considera una fervida disegnatrice sin da bambina, con la testa tra le nuvole e si è laureata in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia; nel frattempo ha seguito molti corsi della Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sarmede, grazie alla quale ha avuto la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’illustrazione per l’infanzia e di conoscerne il linguaggio e la poesia. Il sogno di fare l’illustratrice se lo porta dietro da quando è bambina.

Ha partecipato a diverse mostre collettive e i suoi disegni sono stati selezionati in alcuni concorsi di illustrazione in Italia e all’estero. Dal 2016 svolge laboratori creativi per bambini presso alcune scuole elementari di Vicenza.
Fondamentali per la sua crescita artistica sono stati i alcuni dei  maestri incontrati durante il suo percorso con Marina Marcolin e Giovanni Manna, con i quali ha approfondito la tecnica dell’acquerello. Gran parte della sua produzione è stata realizzata ad acquerello, mentre oggi preferisce utilizzare la matita colorata. Il suo mondo è molto colorato ed il suo immaginario si nutre delle poesie di Emily Dickinson, dei film di Wes Anderson e delle fotografie di Tim Walker.

Fra i suoi tanti desideri vi è anche quello di poter dare il suo contributo tramite le immagini, e con esse di riuscire a trasmettere belle emozioni.

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Swimming Series

Prima della pausa estiva Mirror propone una mostra dal sapore fresco ed estivo.

Venerdì 14 luglio alle ore 19.00 inaugura Swimming Series, mostra personale di Luisa Tosetto.

L’esposizione, a cura di Teresa Francesca Giffone,  proporrà una serie di illustrazioni digitali ispirate al mondo del nuoto.

Le nuotatrici non sono solo rappresentate nella veste di sportive, ma anche come figura che trova profonde radici nella cinematografia holliwoodiana anni ’50, espressione propria del divismo. E le qualità migliori delle nuotatrici che troviamo nelle illustrazioni qui proposte sono grazia, leggerezza e coordinazione, atlete che si preparano in maniera impeccabile al tuffo perfetto.

La fonte d’ispirazione di Luisa Tosetto  è fortemente legata al vissuto stesso dell’artista, la frequentazione quasi giornaliera della piscina, l’acqua come  elemento quotidiano, un momento intimo e personale. Nonché l’osservazione diretta della disciplina a cui sono sottoposti i nuotatori stessi.

L’acqua elemento metaforico che potrebbe essere avvicinato alla vita. Elemento primordiale in cui noi stessi ci siamo formati, elemento che ci tiene a galla, ma che al contempo nel nuoto ci spinge a perseverare lottando contro la resistenza stessa dell’acqua.

La mostra rimarrà in programma fino al 12 agosto 2016 con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.

Ingresso libero

LUISA TOSETTO

Luisa Tosetto, in arte La Tos, è una grafica e illustratrice italiana nata a Torino nel 1981, cresciuta a Vicenza, e al momento residente nella provincia di Venezia.

Il suo corso di studi è stato piuttosto ricco e variegato: ha iniziato con il restauro, proseguito con Scienze della comunicazione, e approfondendo gli studi sull’illustrazione con un Master presso l’Università di Padova, arrivando alla grafica in modo trasversale, attraverso all’illustrazione digitale. Da cinque anni Luisa collabora con Kite Edizioni, la casa editrice indipendente che si occupa di illustrazione per l’infanzia. Da poco ha aperto l’agenzia di comunicazione: THEDI.

Esposizioni:

Associazione Voyager Astronave – Settembre 2015 –  Pojana Maggiore

Orso a Pieve – gennaio 2016 – Schio

Associazione Arti Visive Riviera del Brenta – Marzo/Maggio 2017 – Comune di Dolo

Quilombo – Aprile 2017 – Prato

Zamunaro Boutique – Giugno 2017 – Camisano Vicentino

Eventi e Collaborazioni:

Collaborazione con Lahar Magazine

Collaborazione con Futura – Newsletter Corriere della Sera

Lago Film Fest 2016 – selezionata per il progetto Diciottocchi

Italianism Il design della parola – La Parola ai designer 2017 – selezionata da Lahar magazine

FRUIT exhibition – gennaio 2017

Ratatà Festival – Aprile 2017

Segnalazioni:

Osso Magazine: http://ossomagazine.com/filter/Luisa-Tosetto

Picame: http://www.picamemag.com/luisa-tosetto/

Polpettas: http://www.polpettas.com/luisa-tosetto-swimming-series/

Cosebelle: http://www.cosebellemagazine.it/swimming-is-the-new-black-tendenza-moda-nuoto-nuotatrici/

A misura di bimbo: https://amisuradibimbo.com/2017/06/10/trend-20172018-nuoto-swimmers-are-in-the-air/

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Andare nel profondo

 

Dal 15 ottobre al 5 novembre 2016 presso la Galleria Libreria Mirror si è inaugurata la mostra personale di Ester Chilese intitolata Nel profondo degli elementi.

Le suggestioni nate per questa mostra sono numerose, ma soprattutto è il concetto di profondo che ha investigato l’artista.
Il profondo può essere inteso in maniera diversa e spesso contrastante, ad esempio come un elemento sconosciuto e per questo spesso fonte di paure. Ma perché non vedere il profondo come un’opportunità per poter scoprire cosa si nasconde di meraviglioso e inaspettato?
Dal profondo derivano molteplici cose, ad esempio l’ispirazione, elemento essenziale per qualsiasi avventura della nostra vita. Dal profondo infatti, arriva l’ispirazione che permette ad Ester di creare le sue ambientazioni.
Ogni elemento nasconde un proprio profondo e pertanto caratteristiche uniche, che non aspettano altro che essere esplorate:

L’elemento dell’acqua si fonde con il profondo marino, il quale nasconde non solo insidie ma soprattutto panorami e ambientazioni colorate e preziose.

L’elemento dell’aria che si espande nel profondo del cosmo, in cui l’uomo è spinto verso territori inesplorati.

L’elemento della terra ci spinge invece all’interno del mondo vegetale, il profondo del bosco odoroso d’umidità e di linfa. Luogo di immersione della fantasia per eccellenza, il bosco rappresenta l’ideale palco in cui ogni fantasia sembra materializzarti ed ogni elemento naturale può assolvere alla funzione che gli attribuiamo.

L’ultimo elemento è rappresentato dal fuoco e da quel magma che giace a diversi chilometri dai nostri piedi. Quel profondo è sorprendente! Un viaggio quello al centro della terra che potrebbe ispirare ma anche atterrire il più intrepido esploratore e che nasconde, come negli altri casi, mondi nascosti ricchi di meraviglie.

Sono proprio questi elementi che sono alla base dell’arte di Ester dalla quale lei attinge per realizzare i suoi dipinti scanditi da diverse ambientazioni. La mostra si configura come un work in progress in cui la pittura si fonde anche con la musica, che negli eventi che scandiscono il periodo di mostra sarà tra le protagoniste
Tra le opere esposte anche le tavole che Ester ha realizzato come illustrazione per il libro Scienza della fantasia, scritto da Davide Coreo Borga (Codice edizioni, 2015).

ESTER CHILESE

Classe 1984, Ester Chilese nativa di Zevio, ma residente a Vicenza, è una graphic designer e illustratrice diplomata in Visual Design presso l’Istituto superiore per le industrie artistiche di Urbino. I campi di applicazione della sua arte sono la creazione di una identità visiva per aziende private ed eventi culturali e applicati alla comunicazione tramite social. Ha al suo attivo numerose esposizioni. Inoltre le sue illustrazione sono pubblicate per accompagnare libri e riviste di design per il web e non solo.

Un paese da fiaba

Una bella domenica d’autunno, la compagnia della persona che ami e già tutto si trasforma in fiaba. Per aggiungere però quel pizzico di sapore fiabesco in più eccoci a Sàrmede il paese della fiaba. Un piccolo borgo di poco più di tremila abitanti nella provincia di Treviso, quando i monti creano il confine naturale con il Friuli Venezia Giulia.

Allora appena scesi dalla macchina effettivamente si ha la sensazione di vivere in un posto fiabesco, il cielo azzurro ci accoglie, i muri di recensione delle proprietà custodiscono le vigne che virano verso il giallo e nell’aria senti il profumo della fuliggine che mi porta direttamente dentro una di quelle case in cui in un camino si assiste al crepitio della fiamma.

In corso la nuova edizioni de Le immagini della fantasia, giunta alla trentatreesima edizioni, nata nel 1982 per l’intuizione di un illustratore praghese che decide di trasferirsi in questo paesino, Štěpán Zavřel. La mostra cresce nel tempo, tanto da ospitare ogni anno 300 opere di artisti provenienti da tutto il mondo. La fondazione Zavřel non si limite però a Sarmede, ma viaggio da nord a sud, da est ad ovest, in Italia  e all’estero per portare la magia dell’illustrazione vicino a noi, sia piccoli che grandi.

La mostra in programma nella sede che lo ha visto nascere fino al 24 gennaio 2016, è composto da numerose attività. Oltre le mostre è previsto un ricco calendario eventi, composto da incontri con gli illustratori, laboratori, racconti dal vivo, per far avvicinare il mondo dell’infanzia all’oggetto libro ma anche al mondo che bravissimi illustratori creano con l’uso sapiente della fantasia e dell’abilità.

Come si può sostituire il libro, così profumato di carta e di stampa con oggetti digitali? A coadiuvare l’opera degli artisti presenti, una bella rappresentanza anche delle case editrici che credono nel loro operato. Quindi viva Sarmede.

La prima mostra che si incontra è quella dedicata all’ospite d’onore di questa edizione, Giulia Orecchia, illustratrice milanese che dal 1980 lavora nel campo dell’illustrazione, tantissimi i libri progettati, tante cover disegnate, dire che sono tantissime non rende l’idea effettiva di tutto il lavoro realizzato da questa meravigliosa autrice. Presenti in mostra tavole originali, realizzate a mano e al computer con i libri a potata di bambino (come accade in tutte le sezioni della mostra). Ogni parola in più non rende giustizia all’operato di Giulia Orecchia per cui seguite il link per scoprire il vasto contributo che continua a dare nel mondo dell’illustrazione.

Salendo al primo piano, facendo per il momento finta di non vedere il bookshop… caco arrivati nel cuore delle illustrazione attorno a me tavole e tavole di libri e libri!

Come rimanere indifferenti? I trenta illustratori presenti per i rispettivi paesi sono i seguenti Pati Aguilera del Cile; Chiara Armellini dall’Italia come Marta Cerri, Benjamin Chaud dalla Francia, Alicia Baladan dall’Uruguay, Juan Bernabeu dalla Spagna, Matteo Berton dall’Italia, Anne Lise Boutin dalla Francia, Joanna Concejo dalla Polonia, Lisa D’Andrea dall’Italia, Benji Davies dal Regno Unito, Wolf Erlbruch dalla Germania, Anthony Browne dal Regno Unito, Maja Celija dalla Slovenia, Giuliano Ferri e Philip Giordano dall’Italia. Ancora conosciamo Emily Hughes dalle Hawaii, Ji Hyeon Lee dalla Corea del Sud, Adolfo Serra dalla Spagna e Catarina Sobral dal Portogallo, Federico Maggioni ancora dall’Italia, Renato Moriconi dal Brasile, Miguel Tanco dalla Spagna, Claudia Palmarucci dall’Italia, Juan Palomino dal Messico e Kaori Takahashi dal Giappone, ancora dall’Italia le illustratrici Arianna Vairo e Pia Valentinis e Lucia Scuderi. Mentre per l’Estonia Piret Raud.

Tutti questi autori, attraverso le pagine che gli sono state affidate portano quotidianamente all’interno delle scuole, ma soprattutto all’interno delle case, tante storie, grandi e piccine, classiche e che potrebbero diventare dei nuovi classici. L’emozione di vedere sia il libro che le tavole originali è grande.

Un’altra sezione ci porta ad esplorare il tema del cibo, expo o non expo, tema sicuramente molto attuale quindi ecco che la Fiaba è servita e su un’immaginaria tavola imbandita troviamo ricette tipicamente italiane illustrate da dieci donne illustratrici. Questo progetto è l’undicesimo titolo della collana di favole che nasce con la collaborazione con Franco Cosimo Panini Editore, per la cura della curatrice della rassegne di Sàrmede, Monica Monachesi con testi di Luigi Dal Cin autore che ha all’attivo 100 libri per l’infanzia e prestigiosi premi. A questo si affianca Sale in zucca, in cui gli elementi del cibo ritornano nelle illustrazione degli allievi della Scuola Internazionale Štěpán Zavřel… il mio favorito? Sei talmente carotino con me…

La mia esperienza a Sàrmede si conclude con la visione del cartone animato Federico, nato dalle matite colorate e dalla fantasia senza freni di Leo Lionni, vera icona del mondo della graphic design e in seguito dell’illustrazione.

Il vertine della mia giornata sarebbe stato quello di scoprire da vicino il

ma nei posti che mi sono piaciuti tanto, lascio sempre qualcosa da vedere, per avere la giusta scusa per tornare e immergermi ancora una volta nella fantasia e in tempi come questi è proprio necessario.

Forza mamme e papà portate i vostri nativi digitali a contatto con la manualità, perché un bel libro letto e amato nell’infanzia è un libro per la vita.

Intanto vi ricordo l’appuntamento da Mirror del 14 novembre con Chiara Armellini, sarà presentato da noi “Ti faccio a fettine” ore 17 https://www.facebook.com/events/1636638036586686/