Tra segno e parola. Miscellanea

CS Tra segno e parola. Miscellanea

Titolo: Tra segno e parola. Miscellanea

Artista: Vittorio Bustaffa

Mostra a cura di Teresa Francesca Giffone

Inaugurazione: sabato 14 ottobre ore 18.30

Periodo di mostra: 14 ottobre – 4 novembre 2017

Orari: dal martedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30

Evento che rientra nelle iniziative AMACI – Giornata del Contemporaneo 2017

Eventi collaterali: 14 ottobre 2017 ore 16.00 Passeggiata sulle orme di Goffredo Parise in collaborazione con l’Associazione Culturale Itinerari Letterari (in caso di maltempo l’iniziativa sarà rimandata alla settimana successiva)

 

Sabato 14 ottobre alle ore 18.30, inaugura la nuova mostra di Mirror.

L’esposizione dal titolo Tra segno e parola. Miscellanea, è a cura di Teresa Francesca Giffone, e si pone come un omaggio all’arte e alla letteratura, due discipline viste dalla cultura italiana spesso distanti e antitetiche, ma che in realtà possono rafforzarsi a vicenda.

Le opere esposte edite e in parte anche inedite, sono un omaggio che il pittore e la curatrice vogliono fare alla cultura, anche vicentina. Una mostra che dovrà essere letta come ci si accosta ad un’opera miscellanea in letteratura, nel quale sono accostati non solo scritti di argomenti vari, ma anche di autori diversi.

Partendo da uno dei più grandi poeti latini, che Bustaffa interpreta per il libro Il canto d’api di Virgilio ( Il Ponte del sale, 2012), passando da Emily Dickinson tradotta in immagine dal nostro artista per il libro di Carolina Giorgi Tre volte Emily. Interpretazioni poetiche e visive della lettura di Emily Dickinson (Mantova, 2013). Ma soprattutto Goffredo Parise autore vicentino recentemente affrontato nella ricerca artistica di Bustaffa attraverso le tavole realizzate per il testo I lembi dei ricordi. Ri(n) tracciare il paesaggio di Goffredo Parise a cura della Società Letteraria di Verona (Antiga edizioni, 2016).

L’esposizione si arricchisce di un ulteriore elemento, gli schizzi dell’artista, imprenscindibile elemento per studiare ed approcciare lo stile, dalla prima idea fino alla realizzazione finale.

La mostra in programma fino al 4 novembre è a ingresso libero. Sarà visibile dal martedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

Eventi collaterali: passeggiata letteraria sulle orme di Parise in collaborazione con l’Associazione Culturale Itinerari Letterari. La passeggiata è prevista per il 14 ottobre alle ore 16, in caso di maltempo sarà spostata al week end successivo con lo stesso orario.

BIOGRAFIA

Vittorio Bustaffa (1972), pittore e illustratore, si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2004 partecipa a mostre collettive e personali di pittura e illustrazione in gallerie ed istituzioni di alcune città italiane ed estere. Ha realizzato illustrazioni per varie case editrici tra cui Bruno Mondadori, Diabasis, Nuages, MUP, Ponte del Sale, Limina Mentis, Libri di Pixel e altre affrontando testi di autori come Virgilio, Catullo, Hardy, Artaud, Dickinson, Kierkegaard e Gomez Davila. Disegna inoltre concept per prodotti cinematografici, architettonici e videoludici. Nel 2014 è ospite in residenza artistica con lo scrittore B. Cinquetti presso il Museo Rimbaud e partecipa all’edizione dello stesso anno alla Biennale di Poesia “Les Ailleurs” di Charleville-Mézières nelle Ardenne francesi. Collabora stabilmente con l’agenzia di comunicazione Tostapane Studio di Venezia, esegue pittura “dal vivo” per Teatro Boxer di Padova e con Ufostudio Performig Arts di Milano ha realizzato su testi di F.Bertozzi il libro “Intrusa”, libro che raccoglie il materiale di pre produzione disegnato per il film omonimo di F. Bertozzi (Bento Box, 2015). Ultime pubblicazioni: (dicembre 2015) ha illustrato il breve romanzo di fantascienza “Stazione Kelvin” di L. Lasagna per Epika Edizioni, “Bucoliche” di Virgilio a cura di G.Maretti Tregiardini e M.Munaro per le Ed. Ponte del Sale e per le Edizioni Antiga di Treviso (settembre 2016) ha contribuito con disegni e un breve testo a “I Lembi dei ricordi – Ri(n)tracciare il paesaggio di Goffredo Parise” a cura di Maria Gregorio, AAVV . E’ inoltre insegnante di tecniche pittoriche alla Scuola Internazionale Comics della sede di Padova.banner-wordpress---Vittorio-Bustaffa

La bellezza nell’ordinario

 

Come ci insegna un film cult del cinema francese, la bellezza e l’essenza della vita spesso si trovano nelle piccole cose.

In un mondo abitato perlopiù da persone che ambiscono a vite scintillanti, circondate da beni costosi e che esprimono lo status simbol di colui o colei che li indossa, inauguriamo una piccola mostra in cui i valori sono diametralmente opposti.

Serena Mabilia, giovane illustratrice vicentina, sabato 23 settembre alle ore 18,00, ci invita a scoprire venti semplici momenti di felicità attraverso l’esposizione delle tavole originali del libro auto prodotto La bellezza nell’ordinario. 20 semplici momenti di felicità. Momenti che ognuno potrebbe vivere in ogni istante della giornata, all’interno della propria casa o a pochi chilometri da questa.

Le venti illustrazioni, realizzate a matita colorata, vogliono far rivivere quelle sensazioni ed emozioni che spesso diamo per scontato. Disegni puliti, leggeri ed essenziali racchiusi in un libretto in cui ognuno dei visitatori potrà riscoprire il proprio momento di semplice bellezza ordinaria ma magari trascurata.

Il progetto ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria al XV Internationaler Kinder – und Jugendbuchwettbewerb “Quale allegria!” di Schwanenstadt (Austria). 

BIOGRAFIA

Serena Mabilia è nata a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1994, vive e lavora a Vicenza. SI considera una fervida disegnatrice sin da bambina, con la testa tra le nuvole e si è laureata in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia; nel frattempo ha seguito molti corsi della Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sarmede, grazie alla quale ha avuto la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’illustrazione per l’infanzia e di conoscerne il linguaggio e la poesia. Il sogno di fare l’illustratrice se lo porta dietro da quando è bambina.

Ha partecipato a diverse mostre collettive e i suoi disegni sono stati selezionati in alcuni concorsi di illustrazione in Italia e all’estero. Dal 2016 svolge laboratori creativi per bambini presso alcune scuole elementari di Vicenza.
Fondamentali per la sua crescita artistica sono stati i alcuni dei  maestri incontrati durante il suo percorso con Marina Marcolin e Giovanni Manna, con i quali ha approfondito la tecnica dell’acquerello. Gran parte della sua produzione è stata realizzata ad acquerello, mentre oggi preferisce utilizzare la matita colorata. Il suo mondo è molto colorato ed il suo immaginario si nutre delle poesie di Emily Dickinson, dei film di Wes Anderson e delle fotografie di Tim Walker.

Fra i suoi tanti desideri vi è anche quello di poter dare il suo contributo tramite le immagini, e con esse di riuscire a trasmettere belle emozioni.

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Swimming Series

Prima della pausa estiva Mirror propone una mostra dal sapore fresco ed estivo.

Venerdì 14 luglio alle ore 19.00 inaugura Swimming Series, mostra personale di Luisa Tosetto.

L’esposizione, a cura di Teresa Francesca Giffone,  proporrà una serie di illustrazioni digitali ispirate al mondo del nuoto.

Le nuotatrici non sono solo rappresentate nella veste di sportive, ma anche come figura che trova profonde radici nella cinematografia holliwoodiana anni ’50, espressione propria del divismo. E le qualità migliori delle nuotatrici che troviamo nelle illustrazioni qui proposte sono grazia, leggerezza e coordinazione, atlete che si preparano in maniera impeccabile al tuffo perfetto.

La fonte d’ispirazione di Luisa Tosetto  è fortemente legata al vissuto stesso dell’artista, la frequentazione quasi giornaliera della piscina, l’acqua come  elemento quotidiano, un momento intimo e personale. Nonché l’osservazione diretta della disciplina a cui sono sottoposti i nuotatori stessi.

L’acqua elemento metaforico che potrebbe essere avvicinato alla vita. Elemento primordiale in cui noi stessi ci siamo formati, elemento che ci tiene a galla, ma che al contempo nel nuoto ci spinge a perseverare lottando contro la resistenza stessa dell’acqua.

La mostra rimarrà in programma fino al 12 agosto 2016 con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.

Ingresso libero

LUISA TOSETTO

Luisa Tosetto, in arte La Tos, è una grafica e illustratrice italiana nata a Torino nel 1981, cresciuta a Vicenza, e al momento residente nella provincia di Venezia.

Il suo corso di studi è stato piuttosto ricco e variegato: ha iniziato con il restauro, proseguito con Scienze della comunicazione, e approfondendo gli studi sull’illustrazione con un Master presso l’Università di Padova, arrivando alla grafica in modo trasversale, attraverso all’illustrazione digitale. Da cinque anni Luisa collabora con Kite Edizioni, la casa editrice indipendente che si occupa di illustrazione per l’infanzia. Da poco ha aperto l’agenzia di comunicazione: THEDI.

Esposizioni:

Associazione Voyager Astronave – Settembre 2015 –  Pojana Maggiore

Orso a Pieve – gennaio 2016 – Schio

Associazione Arti Visive Riviera del Brenta – Marzo/Maggio 2017 – Comune di Dolo

Quilombo – Aprile 2017 – Prato

Zamunaro Boutique – Giugno 2017 – Camisano Vicentino

Eventi e Collaborazioni:

Collaborazione con Lahar Magazine

Collaborazione con Futura – Newsletter Corriere della Sera

Lago Film Fest 2016 – selezionata per il progetto Diciottocchi

Italianism Il design della parola – La Parola ai designer 2017 – selezionata da Lahar magazine

FRUIT exhibition – gennaio 2017

Ratatà Festival – Aprile 2017

Segnalazioni:

Osso Magazine: http://ossomagazine.com/filter/Luisa-Tosetto

Picame: http://www.picamemag.com/luisa-tosetto/

Polpettas: http://www.polpettas.com/luisa-tosetto-swimming-series/

Cosebelle: http://www.cosebellemagazine.it/swimming-is-the-new-black-tendenza-moda-nuoto-nuotatrici/

A misura di bimbo: https://amisuradibimbo.com/2017/06/10/trend-20172018-nuoto-swimmers-are-in-the-air/

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Un pulcino che forse era un elefante: Casiraghy

Finché non si entra in casa di Alberto Casiraghy non si ha l’esatta comprensione del lavoro che si svolge all’interno e porta alla creazione di oggetti oramai iconici, i favolosi libri creati nella sua fucina e cucina.

Al momento della mia visita siamo giunti al numero 9868 e molti altri in questo periodo di tempo sono nati. Proprio come un nido dal quale nasce un pulcino ma crescendo il suo aspetto muta, cresce così come la sua forza, diventando un elefante. Un animale mastodontico ma simpatico, che lascia un’impronta decisa sulla strada che decide di percorrere.

Entrare nella villetta anni Trenta che ospita la casa editrice è un’esperienza unica. Un luogo in cui le collezioni si intersecano, i libri si mescolano a quelli stampati lì. La cucina/studio, in cui si compongono i testi ed ogni cassetto custodisce caratteri che alla fine comporranno parole, aforismi, poesie.

Ma le passioni di Alberto sono molte e tutte portano alla formazione di questo posto, che meriterebbe un vero e proprio tour. La musica si unisce alla letteratura, la vita privata trova un posto in quello che è il via vai del turbinio della vita di Alberto, fatto di creativi, di amici e di persone che rendono omaggio al suo lavoro che con tanta meticolosità e amore compie giorno per giorno.

Assistere alla nascita di un Pulcinoelefante è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Così finalmente in occasione della mostra Un pulcino che forse era un elefante: Casiraghy, nell’ambito di Poetry Vicenza 2017, anch’io varco la mitica soglia della casa che ad Osnago dal 1982, Alberto ha votato alla causa della poesia e della stampa, rigorosamente a caratteri mobili.
In compagnia di una artista che amo molto, Mara Cozzolino, e custodi del bel haiku di Pino Pace, ci siamo immerse nella creazione vera e propria. Prima la carta, rigorosamente di cotone; la composizione della frase, fatta direttamente da Mara e in piccola parte da me. E dopo le bozze, la stampa vera e propria. Ma non è finita! È qui che arriva il tocco del maestro nella piega e nel taglio della preziosa e resistente carta. Per finire la cucitura, una cucitura semplice ma che caratterizza il libretto stesso. L’ultima fase la vediamo in mostra proprio oggi.

“notte d’inverno
i rami come dita
una preghiera”

Ma nel mio viaggio nel mondo del Pulcinoelefante mi sono resa conto che in questo processo creativo un posto da protagonista deve averlo la bozza. Proprio la bozza, esposta qui in mostra insieme al lavoro concluso, esprime la tenerezza che esprime il pulcino, la bozza ha quegli elementi che lo farà diventare un possente elefante, che avrà un peso su questa terra.
La bozza ci permette di correggere quei dettagli, magari impercettibili a molti, ma che invece agli occhi degli autori sono importanti, ma è anche vero che da certi errori possono nascere delle cose incredibili e inaspettate, fornendo magari una chiave di lettura diversa. Sovrapposizioni, assolutamente casuali che poi si ricercano con metodo, una lettera meno marcata dell’altra che va scartata dalla magica scatola e diventa un ricordo prezioso.

A governare sul tutto e darci l’impressione della tranquillità e del ritmo lento del giorno Igor, il gatto stampatore, che da tempo sorveglia la nidiata di pulcini

Così nell’arte così nella vita

Nella settimana che ci sollecita a riscoprire il nostro lato romantico

La Galleria-Libreria Mirror propone

Come nell’arte, così nella vita

Vicende di artisti che, amandosi, hanno creato bellezza

sabato 18 febbraio 2017, alle ore 18.00

Ivana Cenci

traduttrice, studiosa e appassionata ricercatrice in poesia, arte e letteratura

dedica un incontro a due coppie di artisti che hanno ribaltato ogni convenzione

per vivere il loro rapporto d’amore e tener fede alla passione per l’arte

Auguste Rodin e Camille Claudel

Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani

Due vicende amorose nelle quali, a momenti di pienezza e felicità si alternano vissuti di

grande dolore e disperazione, ma che hanno lasciato all’umanità un patrimonio di bellezza

            e meraviglia inestimabile, scaturito dal trasporto e dal dono di sé che ciascuno dei protagonisti

si è concesso di vivere fino in fondo

La lettura di alcuni brani poetici scelti ed espressamente dedicati

alla vicenda di questi artisti ci aiuterà a meglio comprendere e apprezzare

il rischio, sempre presente, ma che vale la pena di correre

come nell’arte, così nella vita.

Ingresso libero 

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Presentazione del libro “Poesia e fotografia”

Venerdì 16 settembre alle ore 18,30 presso la Galleria – Libreria Mirror si terrà la presentazione del libro Poesia e fotografia scritto dal poeta e critico d’arte Yves Bonnefoy, recentemente scomparso.

Sarà presente, oltre al traduttore Andrea Cocco, anche il professore di Estetica dell’Università di Padova Giovanni Gurisatti, il quale approfondirà dal punto di vista filosofico i temi proposti dal libro.

Il volume è stato pubblicato dalla casa editrice O barra O (2015)

In queste pagine, Yves Bonnefoy indaga gli effetti dell’introduzione del processo fotografico sulla società, e in particolare sulle opere e il pensiero degli artisti che per primi, spesso inconsciamente, ne subirono la fascinazione. E lo fa a partire da un’attenta rilettura di testi quali Igitur di Mallarmé e La notte di Maupassant.
Come rileva Antonio Prete nell’introduzione, tutti i grandi temi che attraversano la scrittura di Bonnefoy, “l’assenza e la presenza, la parola e l’immagine, lo sguardo e il visibile, la singolarità irripetibile del vivente e il caso, l’istante e il fuggitivo”, vengono qui dispiegati per far luce su un passaggio chiave nella formazione della sensibilità moderna e cogliere, attraverso la lente della poesia, i pericoli e le potenzialità insite nell’invenzione di Daguerre.

Questo appuntamento si inserisce nell’ambito della mostra People are strange.

Ingresso libero

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Appuntamento con la videoarte

Questo pomeriggio dalle ore 18,00 appuntamento con la videoarte.

La curatrice dell’esposizione in corso, Roberta Paciosa,  vi aspetta con la video maker Silvia Maggi per un pomeriggio all’insegna della sua ricerca artistica.

Ingresso libero

Silvia Maggi si muove nel panorama della videoart e del documentario trattando tematiche di stampo femminista, riflettendo sulla liberazione da etichette di genere.

Attivista ed esponente nella scena queer berlinese, i suoi lavori sono visti come atto politico che punta alla bellezza della diversità, della sperimentazione, dell’ anomalo come punto di forza.

“Fin dal suo primo documentario girato nel 2004 a Bilbao, Silvia Maggi dichiara apertamente cosa é il soggetto della sua ricerca e del suo lavoro: il materiale umano.

La cosa piu affascinante della mente inquieta di questa giovane videoartista é la combinazione di poesia e storia.

Al centro del suo lavoro troviamo una profonda metafora del reale.

Eccellente ricercatrice e narratrice, Silvia Maggi si propone come una sperimentatrice nel panorama dell arte contemporanea italiana.”

Vivana Checchia

fondatrice e curatrice di Vessel

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