Una giornata con carattere

In un sonnecchiante venerdì santo, il luogo perfetto per fare una breve gita con la persona che ti sta accanto mi sembra un museo del tutto insolito e pieno di carattere (i).

A Cornuda, nell’affascinante scenario della marca trevigiana (anche se il tempo non ci ha concesso di ammirare il paesaggio primaverile), esiste un luogo di cui ho sentito molto parlare, la Tipoteca Italiana.


Una fondazione creata e finanziata dalle Grafiche Antiga, leader della stampa in Veneto. Fondato nel 1995,  è l’unico polo museale italiano di cultura tipografica, storia del carattere e del design.

Ma un museo anche nell’accezione più moderna, biblioteca, sede di workshop e di eventi legati al libro e al carattere, con un moderno auditorium. Coniuga la tradizione dell’arte della stampa a le più moderne tecnologie. Ma esempio di tradizione che continua è la scelta di recuperare l’antica foresteria del canapificio e l’attigua chiesa proprio per creare questo legame tra passato e presente.



La collezione si avvale di numerosi macchiari, recuperati da vecchie tipografie che hanno deciso,  piuttosto ha deciso la modernità , di lasciare spazio alle nuove tecnologie. Pensare a tutti quei caratteri creati, fusi e chiaramente utilizzati per giornali, locandine e molto altro…

La vocazione didattica del museo, in cui è assolutamente necessario capire il procedimento tecnico che è alla base. Macchinari davvero complessi che mi hanno fatto risuonare le parole di Luciano Ragozzino. La mancanza di una figura che sia in grado di mettere le mani proprio in tutto questo intricato sistema di caratteri, rondelle e tanto altro. Tra i giovani geni della grafica e del computer, nessuno si prenderebbe la briga di imparare un mestiere che se da un lato è in estinzione dall’altro si sta rinvigorendo di una nuova linfa di appassionati che potrebbero specializzarsi sempre di più in un’arte unica.



Il lungo e emozionante percorso che si arricchisce di visioni celestiali di caratteri incisi a mano o con la matrice di legno, per passare alla musica e alla sua grammatica particolare. Si arriva anche così alla zona destinata alle mostre temporanee in cui fino al 15 luglio è allestita la mostra Lo splendore di Venezia nell’arte incisa. Feste e divertimenti nella Serenissima. Un’esposizione a cura di Dario Succi con una bella selezione di incisioni che descrivono la Venezia del suo secolo per eccellenza nel turbinio delle feste, attraverso i valenti incisori come Michele Marieschi, il quale in veste di incisore è senza dubbio un maestro. La mostra si arricchisce anche di alcuni dettagli dell’abbigliamento femminile e servizi di porcellana che contribuiscono ad entrare nel turbinio di un’epoca fatta senza dubbio di grandi divertimenti.


La visita non poteva che terminare che con l’acquisto di un libro. Esattamente su un carattere… o meglio su colui che lo ha inventato… Bodoni, scritto da Giorgio Camuffo e pubblicato da Corraini Edizioni.


Questo carattere per me e mio marito è importante perchè è quello scelto per i nostri inviti…realizzati a caratteri mobili ovviamente.

Anche voi fornitevi di un buon carattere, è davvero essenziale direi e visitate questo museo in cui tecnica e arte si FONDONO!

Io assolutamente poco tecnica, immergermi in questi meccanismi cercando di cercare una differenza tra Monotype, Linotype, Typograph, Nebitype è a dir poco appassionante.

Io insomma una visitina ce la farei! E’ aperta da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, costo d’ingresso 5 euro intero, 4 ridotto e gratuito per i bambini al di sotto degli 8 anni… per entrare nel magnifico mondo della stampa!

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