Viviamo in mondo che crede di avere tutto, si sapere tutto e poter rispondere a qualsiasi esigenza. Da quelle primarie a quello che comunque se non d’importanza fondamentale però ci aiutano a vivere una vita piena. Il meraviglioso viaggio che ci è concesso di fare ci ha rese persone pensanti, con una sensibilità e tra i beni primari credo che la bellezza non sia davvero da trascurare.
Un bisogno che possiamo soddisfare attraverso tanti modi, il più banale è quello di comprarci un vestito, sentirci bene con noi stessi e apparire agli occhi degli altri curati e affascinanti. Ma io con i vestiti non ho mai avuto un buon rapporto e ho da sempre preferito regalarmi altro, ai tempi dell’università i soldi erano pochi ma una volta al mese un tuffo in libreria per un libro che non fosse di studio era necessario. Con il lavoro tutto è cambiato finalmente un po’ di soldi anche per me e i libri sempre sono rientrati tra le spese fisse, più necessarie di altre cose.
Da quando ho iniziato l’avventura di Mirror però ho conosciuto un altro lato, meno commerciale del fantasmagorico mondo dell’editoria. Quello delle autoproduzioni, ed a poco a poco eccoci qui ad incrementare a poco alla volta a questa piccola raccolta, che è però, almeno nel mio spazio, non viene capita completamente!
Non è solo per le autoproduzioni comunque!
L’editore tradizionale compie il lavoro del talent scout, scava tra le varie proposte quella perla che sarà capace di entrare in comunicazione con il pubblico e si spera far crescere le vendite. Da un autore e dal libro che scrive dipende anche la reputazione della casa editrice che potrà vantarsi di aver scovato una rarità!
Nel mondo delle autoproduzioni ovviamente questo passaggio non serve e si rischiano due effetti diversi: da un lato che il mercato sia intasato da prodotti scadenti che il più delle volte finisce per rendere invisibili prodotti di altissima qualità.
Non ho certo la presunzione di dirvi quello che è meraviglioso o meno, ma come ogni blog personale che si rispetti darò il mio giudizio che mi ha poi guidato dalle proposte che in galleria.
Quando ebbi la fatale idea di aprire questo posto…Mirror (ndr) ho pensato sin dall’inizio che una parte della libreria dovesse necessariamente comprendere questa fetta di mercato e ovviamente il web è la prima fonte di ricerca.
La mia prima scoperta sono stati i Red Boots Books di Nina Masina, piccole creaturine di carta e di filo, la nostra Nina infatti realizza queste piccole edizioni che rientrano nei Silent Books, quei libri che di silenzioso hanno solo l’assenza delle parole e tutto così è cominciato con Aria per poi passare a Nom de plume e i più recenti Souvenir e Corpo Celeste, in cui la sua autrice ed editrice ha scelto di inserire qualche parola quasi detta a mezz’aria.
La mia seconda scoperta sono stati i ragazzi di Studio Pilar, un’associazione culturale di Roma i cui componenti stanno diventando i nuovi illustratori del panorama italiano che tutto il mondo comincia ad invidiarci e qui in Veneto anzi soprattutto a Vicenza se ne sono accorti…ma ancora quando qui in città ancora non avevano esposto, gli ho proposto di iniziare con me questa avventura e farli entrare tra i primi tra gli scaffali di Mirror. Conosciutissimi con la serie, arrivata alla terza raccolta, dei celebri cocktail tutti da raccontare ma in cui si possono sentire i gusti…guidano il lettore anche alla preparazione dei drink stessi. Alla serie che più amo di più, i segnalibri magnetici che riportano con lo stile dei singoli illustratori, i caratteri che hanno reso immortali tali personaggi non solo attraverso le loro opere, ma anche con la forza della loro immagine. Piccole massime accompagnano il lettore a non dimenticare la pagina… A queste due principali raccolti si aggiungono Suicide Pilar e Apartment.
Nel cammino di Mirror altra auto produzione è quella nata dalla brillante Cristina Fiore e Andrea Penzo con My Butterfly Collection, quattro pubblicazioni che raccolgono le voci di Marta Celio, autrice di Autunno, Gated Community di Claudia Miotti, La stanza dei monumenti di Andrea Penzo e Zuccheri e carezze di Lara Tessaro
Che cos’è My Butterfly Collection? Quello che dice di essere, né più né meno. Una collezione di oggetti preziosi che come le farfalle hanno incarnato in sé un mutamento decisivo, dandole la capacità di volare, splendenti in colori e forme diverse.
La nostra collezione di taccuini ha lo scopo di diffondere degli oggetti che hanno un pensiero diverso, un modo di vita autonomo rispetto alle logiche dell’arte, da cui proveniamo, e del mercato editoriale. Interamente fatti a mano, tutti diversi tra loro, contengono racconti, poesie, frammenti inediti di autori discreti, a volte più a volte meno conosciuti, che propongono pensieri, riflessioni, visioni che per noi hanno un valore, un senso, una necessità.
Ad ogni testo si accompagna l’elaborazione visiva, in forma di foto, di Andrea Penzo, nata dalle suggestioni che i frammenti verbali hanno fatto nascere in lui. Poi la scelta delle carte, il segnalibro, il packaging.
Ogni elemento di My Butterfly Collection è un pezzo unico, proposto sotto vuoto. La filosofia di queste piccole edizioni viene declinata attraverso l’idea della solitudine del brano scelto (racconti lunghi, selezioni di poesie o frammenti di diario). Sono convinta che la battaglia della nostra epoca non sia tanto quella di far arrivare a destinazioni i nostri messaggi, ma piuttosto riuscire ad imprimerli nella mente, facendo risuonare il loro significato oltre la superficie di una rapida fruizione. Credo nella necessità che abbiamo di costruirci dei momenti di vuoto, di calma, di otium all’interno dei quali goderci le risonanze di scelte non casuali di parole, immagini, materiali rivolti al coinvolgimenti dei nostri sensi. Recepire un racconto incuneandolo nel flusso costante di informazioni provenienti dai social non è come sedersi sulla poltrona preferita, accendere la luce alle proprie spalle, invitare il gatto ad accoccolarsi sulle nostre gambe e svelare piano piano il segreto che le pagine nascondono. L’intenzione di My Butterfly Collection è quella di ridare vuoto al tempo in cui collocare un frammento di lettura. Un manufatto che è tutto questo, composto con cura ed entusiasmo, alla luce in penombra dell’impulso creativo.
Le ultime arrivate nella sezione delle auto produzione è il bel mondo delle ragazze Cuciarén…esatto proprio cucchiaini! Self publishing, handmade e illustrazioni che ci accompagna negli stati d’animo con la serie di Feels 1 e 2, ma anche e un album di famiglia. Diciamoci la verità, in ogni famiglia esiste il tipo strano, ma questa raccolta racchiude una serie di tipi molto molto particolari e che si accosta ad una delle famiglie più amate…la stramba Famiglia Addams! Oltre a queste, che sono pubblicazioni in tiratura limitata, si accostano i magnifici libretti Leggere rende re e Frammenti. Da un lato l’importanza che ha la lettura, nello stimolare l’immaginazione e per rendere ogni individuo libero. Dall’altra una raccolta di frammenti dell’infanzia in cui il nostro piccolo mondo era il nostro universo e il luogo in cui fare qualsiasi cosa, sempre con l’aiuto dell’immaginazione.
Concludo questa carrellata con una chicca che arriva direttamente da Barcellona! Lentejas Press, uno studio indipendente di stampa in Risografia! Dal 2013 lo spazio è un punto per illustratori e artisti in genere, in cui poter realizzare artigianalmente la propria idea. Le pubblicazioni che realizzano hanno per base un solo colore…
Insomma tuffatevi nel mondo dell’autoproduzione e non rimarrete affatto delusi!